Il meglio della Londra di David Bailey
Fino al 30 marzo alla galleria Gagosian dodici scatti anni Sessanta del grande fotografo inglese
È una piccola mostra dal grande afflato quella inaugurata ieri alla galleria Gagosian di Mayfair, a Londra: alle pareti 12 lavori di David Bailey, il fotografo che diede volto negli anni Sessanta alla swinging London e che ispirò il film Blow-up di Michelangelo Antonioni.
Sono ritratti che scolpiscono in bianco e nero i protagonisti di quell’epoca, da Mick Jagger a Andy Warhol, da Michael Caine ai Beatles (e si possono ammirare anche due rari provini di Catherine Deneuve e dei Rolling Stones). Le immagini restituiscono lo stile inconfondibile di Bailey: lo sfondo bianco, il taglio audace, le pose insolite, all’apparenza spontanee ma studiate nei dettagli. I personaggi-simbolo di quell’epoca sono trasformati in icone destinate a imprimersi nell’immaginario collettivo.
«Le foto che scatto — ebbe a dire Bailey — sono semplici e dirette e riguardano la persona che sto fotografando, non me stesso. Passo più tempo a parlare alla persona che a scattare». Una piccola collezione di capolavori che si può scoprire fino al 30 marzo.