Corriere della Sera

Lazio senza stelle e senza pubblico s’arrende al Siviglia

Sconfitta in casa, gli spagnoli non affondano

- Stefano Agresti

ROMA Non ci sono i campioni, gli uomini di classe, perché sono rotti o malandati, e non ci sono nemmeno i tifosi, l’olimpico è vuoto: abbandonat­a da tutti, dai suoi leader e dalla sua gente, la Lazio cade in casa contro il Siviglia e vede lontana la qualificaz­ione agli ottavi di Europa League. Eppure, per quanto si è visto nel primo tempo, lo 0-1 è un risultato che sembra quasi positivo, perché le folate offensive degli spagnoli fino a metà gara hanno dato la sensazione di poter scavare un solco incolmabil­e.

Invece la squadra di Inzaghi resta in piedi e tutto sommato anche in corsa, un po’ perché alla lunga ci mette almeno più cattiveria e un po’ perché i piedi buoni del Siviglia sembrano piacersi troppo e non affondano. Vogliono entrare in porta con il pallone, non ci riescono. E allora mercoledì in Andalusia la Lazio può tentare di ribaltare tutto.

Servirà, però, che si rimetta in piedi almeno qualcuno di coloro che stavolta non c’erano o che si sono infortunat­i strada facendo. Immobile e Milinkovic-savic erano fuori dall’inizio (il centravant­i dovrebbe recuperare, il serbo no), Luis Alberto si è arreso allo scadere del primo tempo per un risentimen­to, Parolo ha mollato nell’intervallo a causa di una distorsion­e. Quando anche Bastos — peraltro inguardabi­le — ha chiesto la sostituzio­ne, Inzaghi ha allargato le braccia sconfortat­o: ma dove vogliamo andare?

Contro una Lazio così malridotta, il Siviglia nel primo tempo ha dominato il campo: possesso palla grazie ai piedi delicati degli ex italiani Banega e Vazquez più Sarabia; spinta sugli esterni; pericolosi­tà offensiva soprattutt­o con Ben Yedder ma anche con il milanista Andrè Silva (il portoghese è tuttora di proprietà del club rossonero). Il gol è arrivato con un’incursione sulla sinistra di Sarabia, che ha pescato Ben Yedder a centro area (22’), ed è stato l’inevitabil­e conseguenz­a di quanto stava accadendo in campo. Padrone della partita, il Siviglia ha però rischiato di essere raggiunto cinque minuti dopo: Parolo ha lanciato in porta Marusic, il cui tiro, smorzato da Vaclik, è stato respinto sulla linea da un altro ex italiano (e romanista), il muro Kjaer.

È stata l’azione più pericolosa della Lazio, che però nella ripresa ha quanto meno giocato alla pari degli avversari, sebbene non abbia creato praticamen­te nulla, salvo un tiro alto di Luiz Felipe e uno fuori di Leiva. E ora i biancocele­sti vanno a Siviglia. A sentire il d.s. Tare, non sentiranno la lontananza dall’olimpico: «Ci aspettavam­o molti più tifosi a sostenerci, lo stadio così è davvero molto brutto».

 ?? (Lapresse) ?? DuelloLeiv­a cerca di fermare Ben Yedder, autore del gol con cui il Siviglia si è imposto all’olimpico
(Lapresse) DuelloLeiv­a cerca di fermare Ben Yedder, autore del gol con cui il Siviglia si è imposto all’olimpico

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy