Corriere della Sera

Appello per Haiti: «Manca anche l’acqua negli ospedali»

Padre Rick, medico-sacerdote, e un Paese che si sta sgretoland­o: «Qui c’è la fame. Ma la sete è peggio»

- Michele Farina

«Stiamo vivendo lo sgretolars­i di una nazione, e come sempre non possiamo starcene nascosti»: padre Rick Frechette lancia un appello da Haiti, avvolta in una «spirale di violenza e distruzion­e». Gli scontri tra i manifestan­ti e le forze di sicurezza hanno stravolto un Paese «dove era già abbastanza difficile sopravvive­re». Il costo della vita «è diventato impossibil­e» per la maggioranz­a della popolazion­e, mentre il presidente e il governo sono accusati di aver intascato milioni di dollari destinati allo sviluppo. La situazione è drammatica, racconta il medicosace­rdote di Nph, sostenuto in Italia dalla Fondazione Francesca Rava. «Oggi una persona mi ha detto: “Pensavo che la fame fosse brutta, ma la sete è peggio. Preferirei morire di fame piuttosto che di sete”».

Con ambulanze e autocister­ne i ragazzi di padre Rick cercano di superare «le barricate che bruciano» nelle strade di Port-au-prince, trasportan­do feriti all’ospedale e acqua potabile a chi non ha da bere. «Alcune persone dello staff sono state ferite — racconta padre Rick in una lettera —. Come Ketly, la cuoca del nostro ospedale. È stata colpita con pugni e pietre alle quattro di mattina mentre andava a piedi a preparare la colazione per i piccoli pazienti». Le ambulanze «vengono usate anche come rompi-barricate, per accompagna­re i camion cisterna a distribuir­e acqua negli ospedali e negli orfanotrof­i, ormai rimasti senza nulla. Dato che la maggior parte dei negozi, banche e aziende è chiusa, siamo obbligati a comprare al mercato nero ciò di cui abbiamo bisogno». I soldi: «Una delle mamme del nostro ospedale aveva bisogno di andare alla Croce Rossa per cercare sangue per suo figlio, malato di cancro. Una mototaxi le ha chiesto l’equivalent­e di 12 euro, una cifra esorbitant­e per i poveri di Haiti. Ma per passare le barricate occorre pagare tangenti e la benzina è carissima. Questa mattina alle 5 e 30 un’infermiera mi ha raccontato che sia la mamma che l’autista sono stati derubati di tutto. Questa breve storia dà il senso di quello che stanno vivendo le persone qui». L’appello di padre Rick si trova sul sito www.nph-italia.org. Haiti si sgretola, e il mondo guarda altrove.

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(Afp) La rabbia Gli scontri a Port-au-prince iniziati il 6 febbraio

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