«Vorrei lavorare, rispondetemi per favore»
Sono laureato in giurisprudenza e laureando in «scuola di specializzazione per le professioni legali» (master II livello) e ho 27 anni. Ho già maturato 12 anni di contributi, essendomi da sempre mantenuto agli studi, studiando la notte e lavorando di giorno. Oggi sono alla ricerca disperata di un lavoro che nel mio Salento manca; continuo a mandare curricula in ogni azienda d’italia senza mai ricevere alcuna risposta. Ho un buon curriculum e sono disponibile a qualsiasi orario e a spostarmi in tutta Italia (e all’estero), senza avere grandi pretese salariali essendo abituato con poco, e spero di vedere arrivare nella mia casella mail una risposta, non solo pubblicità. Questa mia lettera non vorrei assolutamente che ispirasse compassione, ma semplicemente che dimostrasse la voglia di «spaccare il mondo» che parte della mia generazione possiede, ma forse è questo mondo che non vuol essere spaccato da noi. La voglia di lavorare è tanta, eppure dopo anni di sbattimenti senza mai avere un posto degno, non ci si sorprenda se la volontà faccia posto alla rassegnazione in una generazione troppo bistrattata, giudicata spesso banalmente di fronte a dinamiche sociali e occupazionali complesse. Tra pochi mesi diventerò padre e con il timore della disoccupazione continuo a battagliare per realizzarmi tra 1000 ostacoli (alla fine ce la farò).
Giuseppe Terrafino, joseterra@hotmail.it