Corriere della Sera

Tav, i 5 Stelle alzano il muro

Ma Salvini: serve, cerchiamo l’accordo. Milano, il corteo contro il razzismo

- Alessandro Trocino

Si arroventa lo scontro sulla Tav. Il Movimento Cinque Stelle non arretra dalla posizione contraria alla Torino-lione. Ma la Lega insiste con il vicepremie­r Matteo Salvini: «La Tav serve, cerchiamo l’accordo» L’altro vicepremie­r Luigi Di Maio va in missione a Torino. Davide Casaleggio non crede che la divergenza interna possa provocare la caduta del governo. A Milano duecentomi­la in piazza contro il razzismo. Oggi si vota per le primarie del Pd. Tre i candidati alla segreteria: Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti.

d Serve viaggiare di più e meglio, stiamo lavorando per un accordo Matteo Salvini

ROMA A un certo punto, a margine della tappa barese del Rousseau City Lab, Davide Casaleggio fa cadere una frase: «Salta il governo sulla Tav non sta a me dirlo, non sta a me pensarlo. Però non credo». E così, per la prima volta il figlio del fondatore evoca apertament­e una possibile clamorosa conseguenz­a della spaccatura sulla Tav, la crisi di governo. Per escluderla, anche se non in modo categorico.

Matteo Salvini insiste: «La Tav serve e quindi lavoriamo per un accordo», ma la frase di Casaleggio svela un atteggiame­nto apparentem­ente più laico del Movimento nei confronti dell’esecutivo. Perché i 5 Stelle vogliono provare a liberarsi dal giogo della Lega e non ci stanno a sentirsi sotto il ricatto di un governo traballant­e. Anche perché pensano che alla Lega non convenga interrompe­re ora il cammino dell’esecutivo. Per questo hanno deciso di proseguire a testa bassa contro il progetto dell’alta velocità. Lo dice lo stesso Casaleggio, che ufficialme­nte è solo il presidente dell’associazio­ne Rousseau: «Penso che il tema Tav sia già stato dibattuto anni e anni con gli iscritti e mi sembra che la soluzione e il punto di arrivo sia sempre stato lo stesso. Penso che la base abbia sempre espresso la propria opinione in modo univoco su questo tema». Come a dire, non ci sono margini per cambiare posizione, nonostante le voci contrarie, come quella del ministro Giovanni Tria; e nonostante le cautele, come quelle del premier Giuseppe Conte e del vicepremie­r Luigi Di Maio.

I 5 Stelle negano anche che ci sia un sondaggio interno, come raccontato ieri dal Corriere della Sera (che conferma le sue fonti) e altri giornali, secondo il quale la maggioranz­a degli elettori del Movimento è a favore della Tav. In una nota scrivono: «I sondaggi che abbiamo visionato a febbraio danno i due terzi degli elettori del M5s ».

Resta la preoccupaz­ione per un altro sondaggio, quello realizzato da Nando Pagnoncell­i per il Corriere, che dà il Movimento in caduta libera, al 21,2 per cento, mentre la Lega continua la sua ascesa, al 35,9 per cento. Dati visti con preoccupaz­ione da molti parlamenta­ri e letti con malcelata soddisfazi­one da qualche esponente della minoranza, che contesta da tempo la deriva di destra dei 5 Stelle. Non dalla senatrice Elena Fattori, che pure ha spesso criticato questa china: «I sondaggi lasciano il tempo che trovano». Sulla linea di Casaleggio che dice: «I sondaggi spesso sbagliano».

Quanto alla Tav, il ministro Barbara Lezzi lo ripete ancora una volta: «Abbiamo già detto che è un’opera assolutame­nte inutile, che trasporta solo merci e ha un impatto negativo sui nostri conti. I lavori sono allo zero per cento, a differenza di altre opere, quindi tutto si può rivedere». Non proprio tutto, secondo il leghista Giancarlo Giorgetti: «Qualcosa si può sfrondare, ma l’essenziale no». E mentre il Pd rilancia la mozione di sfiducia al ministro Toninelli, Silvio Berlusconi dalla Basilicata lo bersaglia: «Toninelli, ma sei scemo? Sì, è scemo».

L’attacco

Il leader di FI sul responsabi­le delle Infrastrut­ture: «Per me questo è scemo»

d Per noi la Tav è un’opera inutile con un impatto negativo anche sui nostri conti Barbara Lezzi

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