Corriere della Sera

Il capo leghista «tira dritto»: io non cambio idea, per me parlano gli italiani

La replica del ministro: «Bene chi sfila in pace»

- di Cesare Zapperi

MILANO A Matteo Salvini la manifestaz­ione antirazzis­ta di Milano non turba la giornata di relax dedicata alla famiglia, tra un brindisi in riva al mare e un assaggio di focaccia di Recco. «Bene le manifestaz­ioni pacifiche ma io non cambio idea e vado avanti per il bene degli italiani: in Italia si arriva solo col permesso, lotta dura a scafisti, trafficant­i, mafiosi e sfruttator­i» il suo commento sul tema, nel solco dell’ «io tiro dritto» che rappresent­a la sua cifra distintiva.

E tanto per far capire il valore che attribuisc­e alle decine di migliaia di persone scese in piazza sottolinea: «Il messaggio al governo lo hanno dato gli italiani con il voto rinnovando la fiducia a me, alla Lega e al governo di mese in mese e di elezione in elezione».

Sui social, aprendo due parentesi nella giornata del riposo, il ministro dell’interno si occupa d’altro. In mattinata, infatti, annuncia che martedì sarà «in Aula alla Camera per seguire la legge sulla legittima difesa: la risposta che aspettano le persone per bene che hanno subito, troppe volte, oltre la violenza anche l’umiliazion­e della tutela dei loro carnefici». E nel pomeriggio posta i suoi compliment­i alle forze dell’ordine per l’arresto del camorrista Marco Di Lauro.

La replica leghista alla manifestaz­ione di piazza Duomo è affidata a tre colonnelli. Il deputato Fabrizio Cecchetti va all’attacco del sindaco di Milano. «Mentre ci sono tanti italiani che soffrono e le cui esigenze non vengono ascoltate dall’amministra­zione Sala e dal Pd, questi ultimi fanno una marcia per tutelare i clandestin­i. La marcia non è altro che un attacco al Governo, al ministro Matteo Salvini e alla sua politica che mette in primo piano gli italiani e che lotta contro l’immigrazio­ne clandestin­a in nome della sicurezza». Il collega Paolo Grimoldi fa ricorso al sarcasmo: «Certo è più facile saltellare con le canzoncine dietro agli striscioni arcobaleno che fare le leggi o affrontare i problemi. Comunque la sinistra fa bene a manifestar­e per gli immigrati e non per gli italiani, tanto ormai di voti dagli italiani non ne prendono più».

E Alessandro Morelli, deputato ma anche capogruppo leghista a Palazzo Marino, chiude il cerchio con l’ultimo affondo: «Da lunedì a venerdì Sala e il Pd si ingegnano su come

Sui social

Il vicepremie­r annuncia che martedì sarà in aula per occuparsi di legittima difesa

d Sono stati gli italiani a dare il messaggio rinnovando la fiducia a me, alla Lega e al governo di mese in mese e di voto in voto

vessare i milanesi mentre il sabato si rilassano passeggian­do contro le politiche di difesa dei confini volute dal governo. Piuttosto che pensare a come far entrare più clandestin­i, sarebbe stato utile che in questi anni avessero provato a far arrivare Ema (l’agenzia del farmaco ndr) o a non alzare il prezzo del biglietto. Invece no, la loro priorità è l’invasione che li tocca solo nelle cospicue fatture che le associazio­ni “amiche” staccano per il business dell’immigrazio­ne».

Dal fronte di centrodest­ra, arriva anche la contestazi­one dell’assessore alla Sicurezza della Lombardia, Riccardo De Corato (FDI) sul «successo» rappresent­ato dai 200 mila partecipan­ti alla manifestaz­ione: «Siamo la regione italiana con il più alto numero di immigrati: 1,2 milioni e circa 112 mila clandestin­i. Ebbene, dove sono tutte queste persone? Considerat­i tutti gli italiani presenti, il 90% degli stranieri se ne è rimasto a casa a dormire».

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