Fiori e bigliettini per Karl Lagerfeld davanti a Chanel
Martedì la prima volta della maison senza il «Kaiser» dopo 35 anni. Hilfiger: «Mi ha insegnato molto»
PARIGI La città si sta preparando a ricordare il suo re, Karl Lagerfeld. Lo stilista scomparso due settimane fa ha lasciato scritto di non volere alcuna celebrazione pubblica, è vero. Ma martedì mattina, sarà la prima volta di Chanel senza di lui, dopo 35 anni. E la commozione sarà forte. Ogni sera, quando la storica maison chiude, in Rue Cambon, la gente passa a lasciare mazzi di fiori e bigliettini in ricordo, che ogni mattina vengono ritirati per lasciare libero l’ingresso.
Tommy Hilfiger, che in questi giorni è a Parigi per il suo show, è fra i proprietari della griffe omonima e con gli occhi lucidi ricorda: «Lo abbiamo acquisito nel 2004 ed è stato un crescendo di successi. Il brand sta crescendo e si sta espandendo. Karl era molto coinvolto ed è devastante ciò che è successo, sapere che non è più tra noi». E poi quel consiglio, che è stato prezioso: «Siamo diventati amici, sono stato a casa sua e lui da me. Amava Miami e lo vedevo spesso li. Mi ha insegnato una cosa interessante: la prima volta che sono stato con lui gli ho chiesto come fosse possibile che lui avesse reso Chanel il brand di lusso n.1 nel mondo. E lui mi rispose velocemente dicendo che era stato facile: “Sono andato in archivio a vedere tutto quello che Coco aveva fatto, l’ho preso, adattato ai tempi d’oggi, et voilà”. Sono tornato dal mio team e ho detto che avremmo fatto così: è stata la rinascita di Tommy Hilfiger».
Eredità di pensiero e di stile: da Chanel hanno fatto sapere che ad affiancare Virginie Viard, la stilista che per decenni è stato braccio destro di Lagerfeld, ci sarà anche Eric Pfrunder, lei direttrice creativa e lui direttore artistico (immagine), ruolo che ricopre da un decennio.