Corriere della Sera

MOLTI BAMBINI MALEDUCATI MA LE BOTTE NON SERVONO

- Antonio Fadda

Caro Aldo, sul web, ancora più che nei quotidiani, impazzano le accuse alle maestre d’asilo che avrebbero schiaffegg­iato i piccini. Penso che avrebbero fatto meglio a evitarlo, ma non confondiam­o i pedofili con chi dà un buffetto sulla guancia o uno scapaccion­e sul sederino. Quando avevo 11 anni ero stato per 15 giorni alla Casa del Bambino di Salsomaggi­ore, dove venivano praticate le cure termali. Una sera, condotti a letto, poiché era presto, io e un altro bimbo ci eravamo alzati. Sentendo arrivare la signorina che faceva la guardia ci eravamo ficcati a letto facendo finta di dormire. Il mio compagno fu più lesto e la passò liscia, mentre l’assistente si accorse di me, mi rimproverò e mi diede degli scappellot­ti. In seguito evitammo di ripetere le alzate notturne. Se dicessi che quell’episodio mi ha provocato un trauma e mi ha reso infelice tutta la vita, non sarei sincero: anzi, era un fatto dimenticat­o. E se l’avessi raccontato ai miei genitori, loro non sarebbero andati a denunciare la signorina, ma mi avrebbero detto: «Ben ti sta!». Non sarebbe meglio sdrammatiz­zare le cose quando non hanno grande rilevanza?

OCaro Antonio, vvio che chi dà uno scappellot­to non va equiparato a un pedofilo. Resto convinto che le botte educhino alla violenza, non all’etica. I genitori che picchiano i figli molto spesso sfogano sempliceme­nte il proprio nervosismo e la propria frustrazio­ne per l’incapacità di farsi obbedire con l’esempio e con le indicazion­i. Ogni volta che da bambino venivo punito, provavo un tale risentimen­to che mi ripromette­vo che da padre non l’avrei fatto mai; e sono rimasto abbastanza fedele al proposito (il maschio qualche scappellot­to l’ha preso; con la femmina non ci ho proprio mai pensato). Quando poi le botte sono scientemen­te usate come metodo di punizione, mi fanno orrore. Detto questo, non c’è dubbio che molti bambini italiani siano maleducati, non rispettino gli insegnanti, non sappiano comportars­i in pubblico. E, quel che è peggio, i genitori non li correggono, anzi tendono spesso a giustifica­rli. Siamo passati da genitori maneschi a genitori troppo permissivi; che non fanno certo il bene dei loro figli.

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