Corriere della Sera

Addio a Charles Mccarry In un romanzo del 1979 anticipò l’11 settembre

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Nel romanzo The Better Angels del 1979 aveva immaginato l’uso di aerei passeggeri come armi da parte di terroristi. Perciò allo scrittore americano Charles Mccarry, scomparso all’età di 88 anni, era stata riconosciu­ta una sorprenden­te preveggenz­a dopo gli attacchi dell’11 settembre. Nato nel giugno 1930 a Pittsfield (Massachuse­tts), Mccarry aveva lavorato come giornalist­a, quindi era diventato un agente della Cia, nella quale era rimasto fino al 1967. Lasciato il servizio, si era poi affermato come scrittore raccontand­o quel mondo dello spionaggio di cui aveva esperienza diretta. Il suo primo romanzo Dossier Miernik, uscito nel 1973, venne subito tradotto da Mondadori, mentre non è mai uscito in italiano il secondo The Tears of Autumn, nel quale l’autore ipotizza che l’assassinio di John Kennedy sia stato una ritorsione per il colpo di Stato in cui aveva perso la vita, tre settimane prima, il presidente del Sud Vietnam Ngo Dinh Diem. Il personaggi­o più famoso tra quelli ideati da Mccarry, considerat­o il decano dei romanzieri di spionaggio americani, è l’agente operativo della Cia Paul Christophe­r. Sono usciti in Italia anche i suoi libri Gli amanti segreti (Sonzogno, 1979), L’occhio di Gaza (Interno giallo, 1994), Il cuore di Shelley (Baldini & Castoldi, 1997).

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Charles Mccarry (1930-2019)

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