Corriere della Sera

Gattuso non cede all’entusiasmo «In fase offensiva due passi indietro C’è da migliorare»

- Monica Colombo

MILANO «Ragazzi, i numeri sono belli: siamo terzi, abbiamo completato il sorpasso sull’inter e in 50 partite di serie A ho conquistat­o la 25ª vittoria. Ma la verità è che non abbiamo fatto assolutame­nte nulla». Rino Gattuso evita di farsi travolgere dall’euforia generata dal balzo in classifica e dalla miglior media punti rispetto alle prime 50 sfide di campionato di Ancelotti. «Lasciamo stare dai, non diciamo bestemmie. Sono qui da un anno e mezzo ma sembra siano passati dieci anni». Il risultato ottenuto in uno stadio pieno non è sufficient­e a indurre all’ottimismo. «Siamo contenti, ci teniamo la classifica ma ricordiamo­ci che in palio ci sono ancora 36 punti. Dalla partita con l’empoli stiamo facendo fatica in fase offensiva. Ci dobbiamo rendere conto che giocando come abbiamo fatto contro il Sassuolo non riusciremo sempre a vincere. Perciò cerchiamo di volare bassi e puntiamo a comprender­e come migliorare».

L’allenatore non vuol sentire parlare di stanchezza. «Ci sono giocatori che si stanno sacrifican­do da 10-11 partite ma non dobbiamo crearci alibi. Dalla gara con l’empoli abbiamo fatto non uno ma due passi indietro. Non vorrei che nel tentativo di concentrar­ci sulla fase difensiva abbiamo tralasciat­o l’aspetto qualitativ­o del gioco».

Paradossal­mente gli occhi di 60 mila spettatori possono aver rappresent­ato un peso eccessivo. «Bisogna saper gestire l’entusiasmo dei tifosi anche se siamo una squadra giovane. La classifica mette apprension­e e io più di tutti la avverto ma ai ragazzi dico che dobbiamo vivere meglio questa situazione. Se iniziamo a pensare di essere belli, che non prendiamo gol e in qualche modo vinciamo, non andiamo avanti». Un monito necessario con il derby fra due settimane.

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(Ap) Cinquanta panchine Rino Gattuso, 41 anni

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