Uae Tour, la volata all’offeso Bennett davanti a Gaviria La corsa a Roglic

DUBAI Tra due stelle dello sprint litiganti (Gaviria non s’intende col «pesce pilota» Kristoff, Viviani col deragliatore del cambio) gode l’irlandese Sam Bennett (foto): suo l’ultimo sprint dell’uae Tour all’ombra del Burj Khalifa, ancora per poco il palazzo più alto del mondo. Bennett ha il dente avvelenato: a lui che nel 2018 ha vinto tre tappe al Giro d’italia (Praia a Mare, Imola e Roma) la Borahansgrohe nel 2019 preferirà alla corsa rosa — ragioni nazionalistiche — il tedesco Ackermann. «Cambierò squadra a fine stagione — spiega Bennett — ma intanto proverò vincere tutte le volate a cui partecipo. Qui mi sono incollato alla ruota di Gaviria: ottima scelta». Non è sembrata una grande scelta, invece, quella della Emirates, con Kristoff che più che tirare il capitano colombiano ha fatto volata parallela con lui. Che al norvegese (una Sanremo, un Fiandre, un bronzo olimpico nel cassetto) stia stretto il ruolo di ultimo uomo è evidente, ma il team dovrà mettere in chiaro i ruoli. Col tonico sloveno Roglic che porta a casa la corsa davanti a Valverde e Gudu, l’uae Tour archivia la sua prima edizione World Tour con un bilancio positivo sotto gli aspetti organizzativo e agonistico. Ieri, intanto, il ceco Stybar ha inaugurato la stagione delle classiche belghe vincendo la Het Nieuwsblad, sabato quella italiana ripartirà alla grande dalla Strade Bianche.