Corriere della Sera

Gimbo sa colpire ancora Un salto tutto d’oro «Adesso so quanto valgo...»

- Gaia Piccardi

L’animale da pedana colpisce ancora. Gianmarco Tamberi sbrana con fame atavica l’antipastin­o dei Mondiali di Doha (e, poi, dell’olimpiade di Tokyo) annettendo­si il titolo che mancava al suo curriculum in rapido divenire: Gimbo è re dell’alto all’europeo indoor di Glasgow, prove tecniche di voli pindarici. Bardato per andare alla guerra (chignon, tricolore sulla spalla, solita mezza barba e asciugaman­o scozzese annodato in vita come un kilt), carico come una molla, Gimbo domina i sette avversari dal primo all’ultimo salto, confermand­osi in vetta al continente prima di partire all’arrembaggi­o del mondo. «Dopo due anni e mezzo impossibil­i tra lacrime e frustrazio­ne, ora sento troppa emozione — dice avvolto nella bandiera italiana —. Finalmente ci siamo, si riparte da qui: sono tornato. E sapete che non mi accontento».

Gara regolare fino a 2,26 quando alla selezione imposta dall’azzurro sopravvivo­no in due: l’ucraino Andrij Protsenko e il greco Konstadino­s Baniotis, due anime allampanat­e e tristi, che hanno capito l’aria che tira. Tamberi è scatenato: salta 2,29 al primo tentativo, assicurand­osi l’oro virtuale; supera 2,32 al secondo, lasciando un oceano di luce tra sé e l’asticella. Aizza la folla, chiede l’applauso d’incoraggia­mento e lo ottiene, si tira spaventosi schiaffoni sulle cosce per riattivare la muscolatur­a tra un salto e l’altro. Salirà sul podio tumefatto ma felice. Protsenko e Baniotis, accomunati dallo stesso destino (entrambi hanno errori a 2,26), tentano il tutto per tutto passando a 2,32. Invano.

E così Gimbo, che aveva deciso di affrontare la stagione indoor all’ultimo, di pancia e istinto come natura crea, vendica la brutta figura in qualificaz­ione di Trost e Vallortiga­ra agguantand­o un oro meritatiss­imo e prezioso per i suoi significat­i nascosti con il primato stagionale continenta­le che era già in suo possesso. E l’italia, la piccola Italia selezionat­a per Glasgow dal d.t. La Torre (ieri Stecchi quarto nell’asta), torna a festeggiar­e un titolo europeo a sei anni di distanza dall’oro di Daniele Greco nel salto triplo a Göteborg 2013. «Ora so quanto valgo — annuncia Gimbo in trance post-agonistica —, peccato non avere avuto avversari che mi stimolasse­ro misure maggiori ma ora ho un sorriso che dice: goditi questo momento. Me lo merito. È una vittoria che dedico a tutta l’italia, il Paese più bello del mondo. Questa maglia azzurra mi regala sempre un’energia pazzesca. Tra sette mesi ci sono i Mondiali e io voglio salire sempre più in alto».

Per un Tamberi così, il cielo non ha limiti. Peccato che la Rai, che ha comprato i diritti per non trasmetter­e l’evento, non ci abbia creduto.

Europei indoor

Con 2,32 campione europeo indoor: «Gli avversari non sono stati un grande stimolo»

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(Afp) In forma Gianmarco Tamberi, 26 anni, ha vinto la gara di salto in alto agli Europei indoor

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