La schiena è troppo curva in avanti?
Per capire se c’è una «ipercifosi» possono bastare semplici osservazioni
Non è raro vedere ragazzi o giovani con il dorso un po’ curvo. Nella maggior parte dei casi si tratta solo di un atteggiamento cifotico, un vizio posturale che può essere corretto con semplici accorgimenti. Altre volte però il dorso incurvato nasconde una deformità vera e propria della colonna vertebrale: quella che molti erroneamente chiamano cifosi, ma sarebbe più corretto definire ipercifosi.
Che cosa si intende per ipercifosi?
«La cifosi è la curva fisiologica del tratto dorsale della colonna, l’ipercifosi è l’accentuazione patologica di questa curva — spiega Bernardo Misaggi, direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia vertebrale e scoliosi all’asst Gaetano Pini di Milano —. Se è vero che l’atteggiamento cifotico, che non comporta alterazioni patologiche della curvatura della schiena, è favorito da abitudini sbagliate, come scarsa o inadeguata attività fisica, posture scorrette nonché l’uso pressoché universale di zaini (spesso troppo pesanti), non si può dire altrettanto per l’ipercifosi. Questa deformità della colonna, che può insorgere già nell’infanzia o nell’adolescenza e ha una predilezione per i maschi (al contrario della scoliosi), ha altre cause. La più comune nel giovane è rappresentata dal morbo di Scheuermann in cui le vertebre invece di crescere come dei rettangoli, diventano dei cunei, favorendo l’incurvamento in avanti. Nell’anziano l’ipercifosi è spesso conseguenza di un dorso curvo non curato in giovane età a cui sono subentrate patologie come l’artrosi o l’osteoporosi».
Come si fa a distinguere l’ipercifosi dall’atteggiamento cifotico?
«Bastano alcune semplici manovre che gli stessi genitori o il pediatra possono proporre. Per esempio, si può chiedere al ragazzo o alla ragazza di piegare la schiena in avanti e in basso, senza piegare le ginocchia: se si nota emergere una protuberanza significa che non si è in presenza di un semplice vizio posturale, bensì di una deformità della colonna. In questi casi bisogna rivolgersi a uno specialista per una visita più approfondita e l’esecuzione di esami più dettagliati, a partire dalla radiografia della colonna fino ad arrivare, in casi selezionati, alla risonanza magnetica. In base all’entità dell’ipercifosi e ad altri fattori, per esempio l’età anagrafica e scheletrica del ragazzo, si sceglierà la modalità di trattamento più idonea».
Quali le cure possibili?
«L’atteggiamento cifotico può essere corretto con l’educazione posturale e l’attività fisica. Non c’è uno sport che sia meglio di un altro, l’importante è rinforzare la muscolatura del dorso ed evitare il sovrappeso. In presenza di una ipercifosi vera e propria si agisce su più fronti: da una parte ricorrendo a specifici corsetti di plastica e dall’altra promuovendo una fisioterapia mirata per rinforzare la muscolatura del dorso e gli addominali, nel caso ci sia anche un po’ di iperlordosi (che spesso accompagna il dorso curvo). Quando l’ipercifosi è conseguenza della sindrome di Scheuermann di solito si preferisce optare per un corsetto gessato, mentre nei casi molto gravi si può prendere in considerazione la correzione chirurgica. Grazie al miglioramento delle tecniche, oggi gli interventi sono meno invasivi rispetto al passato e possono essere proposti anche a persone adulte e anziane. L’importante è rivolgersi a sempre a strutture specializzate».