Da «Il Collegio» a «La porta rossa»: le scelte azzeccate di Rai2
C’è molta voglia di «scripted», di storie, di narrazione nel pubblico di Rai2, che in queste settimane ha visto trasformata una parte rilevante della sua offerta. Se si guardano i primi mesi del 2019, insomma, La porta rossa batte decisamente Popolo sovrano e Il collegio supera alla grande Tg2 Post.
La fiction, si sa, è la risorsa strategica più importante per la Rai, che bene ha fatto a continuare ad investirvi (a differenza di Mediaset, ora in crisi e pronta a cambiare rotta): lo hanno dimostrato i successi di Rai1, ma anche La porta rossa. Seconda stagione, che raccoglie nei tre mercoledì di febbraio 2.769.000 spettatori medi, per una share dell’11,4%, ovvero quasi il doppio della media di rete. Il martedì, invece, è la volta di Il collegio, con una media di 1.950.000 spettatori, e una share dell’8,1%: il programma pare in crescita (10% di share per l’ultima puntata) e va complessivamente meglio dello scorso anno (quando la media era del 7,1%).
Riuscito anche lo spostamento di The good doctor, il medical drama rivelazione dell’estate, da Rai1 a Rai2: gli episodi inediti di febbraio raccolgono nel weekend 2.103.000 spettatori, 8,8% di share, con picchi dell’11,4%. Più problematica, anche per via delle caratteristiche del prodotto, lontane da quelle della tv generalista, la collocazione di Suburra, co-prodotta da Netflix e Rai: esordio il venerdì in prime time col 3,7%, un po’ meglio con lo spostamento in seconda serata (4,2%). Quel che non funziona affatto, invece, è l’approfondimento «sovranista»: Tg2post è fermo al 3,8% di share, Popolo sovrano scivola al 3,1%. Soprattutto grazie allo «scripted», alle storie, e non certo alla politica, il bilancio è comunque positivo: col 6% di share nel 2019 (contro il 5,5% lo scorso anno) Rai2 resta la terza rete nazionale. (a.g.)