Corriere della Sera

Salvini preferisce la partita Ma la Lega riconosce: fuori dai riflettori, si dialoga

- di Marco Cremonesi

MILANO Un amico di Matteo Salvini inquadra la situazione in questo modo: «Macron da Fazio? Stasera c’è Napoli-juventus…». Come a dire: la questione non è motivo di agitazione. È vero però che una parte della politica sovranista è scesa in campo con l’elmetto per l’intervista al presidente francese Emanuel Macron realizzata all’eliseo da Fabio Fazio. Non Salvini, però. Che sull’argomento è stato ben attento a non lasciarsi sfuggire una sola sillaba.

Sabato scorso, in effetti, era intervenut­o Paolo Tiramani, il capogruppo leghista in commission­e di Vigilanza Rai. Il deputato ha creato un meme con la foto di Fazio e Macron e la scritta «Fazio in Francia per intervista­re Macron. Gli piace fare politica sulla tv di Stato pagato dagli italiani?». Con l’annuncio: «Se l’intervista sarà sulla politica nazionale, presentere­mo un’interrogaz­ione!».

Ma è proprio questa la posizione della Lega? Non sembra. Un primo indizio è venuto l’altra sera. Alberto Bagnai, uno degli economisti di punta del partito, ospite di Lilli Gruber a «Otto e mezzo» ha usato toni — sul merito dei rapporti con la Francia — assai meno accesi: «Anche Macron e Moscovici hanno usato toni molto pesanti contro di noi, ma non bisogna mai cascare al gioco». Detto questo, «fuori dai riflettori, il dialogo con la Francia va avanti».

E poi, poco prima che l’intervista vada in onda, prende la parola Alessandro Morelli. Salviniano di ferro, ben addentro nelle cose Rai, non è certo tra i fan di quello che molti leghisti consideran­o il «salotto radical chic» della domenica sera. Eppure, sorpresa: Morelli riconosce a Fazio il valore dell’intervista: «Dal punto di vista giornalist­ico è senza dubbio un bel colpo per Fabio Fazio». E ci aggiunge: «Un’unica obiezione. La trasmissio­ne di Fazio non mi pare sia il campo più neutro della television­e italiana». Ma il deputato leghista non pare bellicoso: «Speriamo che l’intervista sia l’occasione per dimostrare che “Che tempo che fa” sta diventando un campo neutro».

Chi invece fa fuoco e fiamme sono i Fratelli d’italia. Giorgia Meloni ieri ha ribadito su Twitter quanto aveva già espresso: «Secondo voi Fazio avrà il coraggio di chiedere conto a Macron del neocolonia­lismo francese in Africa

condannato dal Parlamento italiano con la recente mozione di Fratelli d’italia? Si accettano scommesse...». Ma i toni più incandesce­nti sono quelli dell’eurodeputa­to Stefano Maullu: «L’intervista di Fazio a Macron appare del tutto fuori luogo». L’ex azzurro non esita ad arrivare al sovracuto, con il rischio di stonare: «Non è ammissibil­e che Macron, a tutti gli effetti un nemico dell’italia, possa apparire sulla tv di Stato italiana, intervista­to da uno di quei giornalist­i salottieri tanto cari alla sinistra». E conclude: «La presenza del presidente francese in Rai, per usare le sue stesse parole, è vomitevole». E pazienza se l’aggettivo vomitevole non sia mai stato usato da Macron ma dal portavoce di «En marche» Gabriel Attal.

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