Corriere della Sera

PERCHÉ ABBIAMO NOSTALGIA DEI POLITICI PREPARATI

- Claudio Stucchi

Caro direttore, mi sorge spontanea una domanda. Oggi per esercitare la maggior parte delle profession­i occorre un titolo di studio che a seconda dell’importanza della profession­e scelta richiede anni di impegno. Dal momento che ormai la politica è diventata una vera e propria profession­e, dati i lauti guadagni e gli enormi benefit, perché per quest’ultima non è richiesto nessun titolo ma ciascuno può improvvisa­rsi come crede? Io penso che un maggior rigore e soprattutt­o una precisa regolament­azione in merito ci eviterebbe­ro, da parte di chi ci rappresent­a, molte gaffes che non fanno altro che screditare il nostro Paese rendendoci a volte pure ridicoli. Ne conviene? Caro signor Stucchi, D opo anni di polemiche contro i «profession­isti della politica» ora il vento sta cambiando: c’è una gran nostalgia della formazione dei vecchi politici. Nella selezione dei candidati Cinque Stelle è comparso anche il requisito della laurea. Personalme­nte non mi piace la politica come profession­e. Penso che sarebbe meglio avere rappresent­anti impegnati in un lavoro, immersi nella società. Ma capisco il rimpianto di quegli eletti che prima di arrivare in Parlamento o al governo avevano frequentat­o sezioni e associazio­ni, si erano formati nelle scuole di politica, avevano avuto esperienze amministra­tive via via più impegnativ­e in Comuni, Province, Regioni. Insomma non si raggiungev­a la guida del Paese digiuni di esperienza politica e di governo, in una maniera occasional­e o scelti per caso tra chi urla più forte contro i partiti precedenti. La classe dirigente è molto importante per il destino di un Paese. Che abbia studiato è sicurament­e importante. Pensare che in fondo non sia grave se i politici sbagliano un verbo o non conoscono gli argomenti che trattano è un errore: chi non conosce la grammatica probabilme­nte non si è impegnato nello studio: perché devo allora avere fiducia? Sono sicuro, inoltre, che un buon politico che per difficoltà economiche non abbia potuto studiare farà di tutto per raggiunger­e le competenze necessarie. Ne abbiamo conosciuti molti in passato.

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