Corriere della Sera

«La Lettura» esplora il mito di Dracula, il rap e le parole dell’europa

- di Cecilia Bressanell­i

Il mito di Dracula dall’illuminism­o a oggi. «La Lettura» #379, in edicola fino a sabato (nella foto la copertina di Fabrizio Cotognini), si apre con 5 pagine sui vampiri con i testi dell’antropolog­o Vito Teti, degli scrittori Mirko Zilahy e Matteo Strukul e l’intervista di Emilia Costantini a Sergio Rubini che porta in scena il suo Dracula. L’inserto introduce quindi il tema del rapporto tra i diritti del singolo e le identità culturali con un testo di Sophie Nordmann e i contributi di dieci studiosi: l’argomento sarà affrontato al convegno dell’european Academy of Religion (da oggi a Bologna). Si passa poi alla musica: la scrittrice Silvia Avallone racconta il «rap delle mie periferie»; il linguista Giuseppe Antonelli legge le parole della trap; il musicista e scrittore Massimo Zamboni dialoga con la cantante Paola Turci. D’annunzio è al centro della graphic novel di Ennio Di Francesco e Nazareno Giusti e dell’articolo di Anna Gandolfi sui tesori dei solai del Vittoriale. Infine, il progetto Le parole dell’europa (in vista del voto di maggio) si arricchisc­e di due nuove voci, «scisma» e «vitaamorem­orte», scelte dallo scrittore greco Petros Markaris e dall’autrice lettone Nora Ikstena per parlare dei loro Paesi e dell’essere europei.

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