Hikikomori, disagio invisibile
Oggi a Milano nella sede dell’editore Sem. In diretta web
Isolati, solitari, terrorizzati all’idea di uscire di casa, di socializzare. Hikikomori: giovani che esprimono il loro disagio stando «in disparte», questo significa il termine giapponese che da trent’anni li descrive e che ormai è noto anche in Italia, dove il fenomeno si sta diffondendo. Di questi ragazzi, delle loro scelte e paure, delle strategie per aiutarli (e aiutare famiglie e insegnanti) si parlerà oggi a Milano alle 18 nella sede di Sem, Società editrice milanese (via Cadore 33), con «Hikikomori. Il fenomeno invisibile»: gli esperti in dialogo e la diretta web per porre loro le domande più urgenti. E ascoltarne le risposte.
Affrontare il problema e individuare possibili soluzioni: alla tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Annarita Briganti, partecipano Laura Calosso, autrice di Due fiocchi di neve uguali (Sem, 2019), romanzo sul tema del ritiro sociale; Marco Crepaldi, fondatore di Hikikomori Italia; Matteo Lancini, presidente della Fondazione Minotauro, curatore de Il ritiro sociale negli adolescenti. La solitudine di una generazione iperconnessa (in uscita il 14 marzo da Raffaello Cortina); Luigi Zoja, psicoanalista (tra i suoi saggi Vedere il vero e il falso, Einaudi, 2018).
L’incontro sarà trasmesso in diretta web sulla pagina Facebook di Sem (@semlibri), da dove gli spettatori potranno interpellare gli esperti e inviare messaggi. L’evento resterà poi disponibile in forma di video.