«I giocatori maschi imparino dalle donne» L’assist di Infantino al calcio femminile
«Eche i calciatori maschi imparino dalle calciatrici femmine: le donne, in generale, sono più gentili e più educate degli uomini, si comportano meglio» ha ammaliato l’uditorio monsignor Gianni Infantino con l’ennesimo paragone che, per una volta, non scontenta l’altra metà del cielo. Certo adesso vai a spiegare a Nainggolan, Immobile, De Rossi, Chiellini e Insigne — a gente di personalità, insomma — che dovrebbero andare a lezione di bon ton dalla centravanti del Milan, dalla bomber della Juventus Women o dalla portiera della Fiorentina. Ma il presidente della Fifa non ha dubbi: il modello di comportamento — pur trattandosi di due facce del pallone con raggio di diffusione, audience e livello di pressione diversi — sono le signore. «Il calcio ha effetti collaterali che in Fifa vogliamo combattere: al di là del miglior atteggiamento in generale, le ragazze perdono meno tempo, simulano meno e non si mettono a salutare ogni compagna prima di uscire». Escono e basta. «Ecco, prendiamo esempio da loro: queste cose non si vedono nel calcio femminile». A volte latitano anche velocità, intensità e tecnica, però questo è un altro discorso. Doveva essere in giornata pirotecnica, Infantino, alla riunione dell’international Board di Aberdeen, l’altro giorno. Per avere applicazione della Var senza polemiche ed errori ha invocato l’unico arbitro infallibile e imparziale. Gesù.