Corriere della Sera

«Tanto da capire Ma perché non si usa la Var?»

Allegri: «È il regolament­o: scelta corretta»

- Monica Scozzafava

NAPOLI Difficile anche per Carlo Ancelotti mantenere la calma quando un episodio a suo dire molto dubbio gli pregiudica la possibilit­à di provare a giocarla la partita con la Juve. Il minuto fatale è il venticinqu­esimo del primo tempo: Meret espulso per fallo da ultimo uomo su Ronaldo (lo tocca, oppure no? Rocchi non ha dubbi, Ancelotti tanti). L’allenatore del Napoli al quarto uomo: «Ma perchè c’è la Var se poi non si va a guardare?». Mentre Pjanic esulta per il primo gol stagionale della Juve su punizione diretta. A caldo, Ancelotti non ci sta.

A fine partita, quando gli animi sono meno surriscald­ati si riappropri­a del self control, non certo della convinzion­e che l’espulsione fosse giusta. «Qual è il motivo per cui l’episodio non si va a rivedere? L’episodio è molto controvers­o e ha condiziona­to tutta la partita. Ammesso che ci sia fallo, e non credo, bisogna capire la traiettori­a e la pericolosi­tà della palla. Quella non era un’occasione da gol. Cristiano si allarga verso la bandierina del calcio d’angolo. C’era anche da capire se fosse stato lui a buttarsi. Ci sarebbero tante consideraz­ioni, ma ora è inutile. In una partita così, quella situazione meritava almeno di essere rivista». Ancelotti non ha rimpianti, né si lascia deprimere dai 16 punti in meno: «Abbiamo iniziato un percorso con molti giovani, non potevamo competere».

Allegri ha tutt’altro umore, lui dubbi non ne ha: «Il regolament­o parla chiaro, è espulsione anche se non c’è contatto». La Juve vola a più 16 e ha rotto anche l’ultimo tabù, il gol su

Allegri L’espulsione di Meret? A norma di regolament­o è corretta L’arbitro ha diretto bene ed è stato preciso

Rosso

Il momento del contatto fra Cristiano Ronaldo e Meret: l’uscita del portiere del Napoli sul portoghese verrà punita da Rocchi con il rosso punizione diretta. Lo mette a segno Pjanic, proprio a seguito del fallo da espulsione di Meret. Il serbo riesce laddove Ronaldo aveva «fallito» tante volte. Chi l’ha detto che non c’erano alternativ­e a CR7? Basta lasciargli­ela la traiettori­a a Pjanic, che non ha dimenticat­o la sua specialità. Va sul velluto nel San Paolo vestito a festa per la notte. Un gol che pesa moltissimo, almeno quanto l’espulsione che il serbo rimedia nei primi minuti del secondo tempo per doppia ammonizion­e, la prima da quando veste la maglia bianconera. Una gara che ricorderà. E non soltanto perché di fatto assegna l’ottavo scudetto consecutiv­o alla Juve.

Pjanic conferma una statistica importante: cinque degli ultimi undici gol in serie A sono arrivati su punizione, ma quest’anno gli era toccato stare a guardare. Le gerarchie con l’arrivo di Ronaldo sono cambiate, e Allegri le aveva stabilite, in maniera più o meno scherzosa, in base alla distanza dalla porta. Quelle più lontane sarebbero toccate a CR7. Che anche ieri sera era sulla palla, salvo poi allontanar­si all’ultimo secondo per lasciare appunto a Pjanic il tiro: parabola a giro che supera la testa di Zielinski, primo uomo in barriera (dimentica di saltare?) e si infila alle spalle dell’incolpevol­e Ospina. Quando la Juventus acquistò Cristiano Ronaldo, molti avevano ancora negli occhi la punizioneg­ol del portoghese al Mondiale contro la Spagna, nei cinque mesi e mezzo da juventino il bionico portoghese ha segnato in ogni modo, ma non su punizione.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy