Corriere della Sera

Il Torino aggancia l’eurozona

Il Gallo rompe il digiuno che durava dal 29 dicembre, poi i granata dilagano

- Torino Chievo 3 0

Il clima ormai primaveril­e, il primo caldo, il cielo azzurro. E poi all’improvviso quel «rombo di tuono», il gol annunciato di un «bravo figliolo». Toro-chievo finisce 3-0, ma a regolare i conti ci pensa Andrea Belotti. È sua la rete (l’8ª in stagione) che rompe l’equilibrio, dopo un primo tempo complicato e un avvio ripresa che rischia di diventare (per i granata) sciagurato. Poi, dopo 31 minuti della ripresa, ecco il tuono, che viene sempre dopo il lampo. Quello del Gallo granata è un gol che illumina. Bellissimo, sempliceme­nte. E antico. È l’ossimoro di un attaccante così moderno che dal dicembre scorso sacrificav­a la sua gioia del gol, per il bene della squadra. Un gol «antico» dicono le signore e i signori con i capelli bianchi, tra i venticinqu­emila dello stadio Grande Torino. In questo modo gonfiava la rete Gigi Riva, «Rombo di tuono». Non è un paragone, ma un frammento rubato alle cineteche del calcio.

Il Toro vince una partita che lo fa salire a quota 41 punti e al sesto posto in classifica. Belotti rompe un digiuno che durava dal 29 dicembre, gol su rigore, in casa della Lazio. E dal dischetto era arrivata anche l’ultima rete al Grande Torino, con il Genoa, il 2 dicembre. Per trovare un centro del Gallo su azione bisognava andare al 22 dicembre, la rete del vantaggio a Reggio Emilia, Sassuolo-torino 1-1.

Esplode il destro, esplode la gioia del capitano, che fa la solita cresta e corre a festeggiar­e sotto la curva Maratona. Qui raccoglie l’abbraccio dei compagni e quando riemerge saluta con il pugno alzato anche la curva opposta, la Primavera.

È il clima giusto, era una partita complicata, «non la più difficile, ma la più pericolosa», come predicava alla vigilia

Armando Izzo, perno di una difesa che non subisce reti da sei gare, a una sola partita da un record che resiste dal Dopoguerra. Poi arriverann­o altri due gol, in pieno recupero: al 92’ segna Tomas Rincon, entrato da 10 minuti. Anche il suo è un eurogol. Il 3-0 è del minuto 93, con un diagonale di Simone Zaza: un altro che entra e segna, secondo centro stagionale, ancora con il Chievo. Vittoria tonda, ma sofferta. Dice Belotti: «Sono felice, ma baratterei i miei gol per l’europa». Spiega Walter Mazzarri: «Abbiamo trovato un Chievo bravo e kamikaze. E abbiamo faticato più di quanto pensassi. Non cerco alibi, ma probabilme­nte abbiamo avvertito anche il primo caldo. Martedì parlerò con la squadra. Vittoria sofferta, ma meritata. E sono felice per il bellissimo gol di Belotti».

Poi, forse, raccontano di più

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