Marquez-lorenzo insieme Un dream team da paura
Questa è una coppia che farà la storia della moto, se nel bene o nel male si vedrà. A un angolo del box, Marc Marquez, 7 titoli, 5 in Motogp. All’altro angolo Jorge Lorenzo, 5 titoli, 3 in Motogp. A questo aggiungiamo 138 Gp vinti in due. Si può andare d’amore e d’accordo con palmarès — e relative differenti personalità — simili? «Ci potrà essere qualche tensione, a questo livello è normale — hanno detto i due alla presentazione del team in gennaio —. Ma siamo due persone adulte: non dovrebbero esserci problemi». Intorno a questo condizionale ruotano le paure della Honda che ha creato il dream team e i sogni degli avversari che confidano in scontri stile Senna-prost. «Gli avversari sperano che litigheremo — ha ironizzato Lorenzo —. L’unico modo per evitarlo è essere veloci». Appunto. Finora non è facile capire quanto i due lo siano. Entrambi reduci da interventi riparatori in inverno, hanno più o meno nascosto le carte. Marquez, con una spalla convalescente, ha faticato in Malesia ma è andato meglio in Qatar: domenica sarà sicuramente pronto. Diversa la faccenda per il Por Fuera che, dopo l’intervento allo scafoide della mano sinistra, ha dovuto saltare il primo test: lui sulla Honda ci è stato finora solo tre giorni, ma è cresciuto ogni volta, finendo vicino ai migliori e dimostrando che: 1) è sempre un gran pilota; 2) la Honda non è una moto difficile da conoscere come lo fu la Ducati. Proprio il contraddittorio biennio in rosso dà a Lorenzo l’extra boost per inseguire quel titolo che ha conquistato l’ultima volta nel 2015. Quanto a Marquez, la motivazione è nei numeri: a 26 anni ha vinto come Rossi alla stessa età e la via per superarlo è tracciata. Per lui è la prima volta con un compagno di pari grado: se supererà anche questo ostacolo, nulla potrà più impedirgli di fare meglio di Vale. E magari di insidiare addirittura il sommo Giacomo Agostini.