Il mistero fitto della IMQ Che cosa si nasconde nel concept tutto muscoli?
Il primo sketch non lascia spazio a dubbi. Nissan IMQ non passerà inosservata al Salone di Ginevra nonostante scenda in campo nel segmento più affollato: tra modelli già disponibili sul mercato e concept, il campionato delle SUV resta il più competitivo e quello del segmento C è da Champions League. Protetta da un riserbo micidiale, arriva quindi la IMQ dove le prime due lettere stanno per Intelligent Mobility – il karma di casa Nissan da parecchi anni – e la «q’»crea mistero. Potrebbe riferirsi alla propulsione che molti ritengono elettrica al 100% ma va detto che all’ultimo NAIAS di Detroit si è vista la IMS con un’originale architettura interna che prevede cinque posti nella disposizione «2+1» o «2+1+2», caratterizzata da propulsione elettrica e guida autonoma e che segna la nascita di un inedito segmento di veicoli: «L’obiettivo è realizzare una berlina sportiva elettrificata rialzata, all’interno del programma che lancerà sette novità entro il 2022» disse Denis Le Vot, vicepresidente di Nissan North America. E i numeri diffusi non mentono: 490 cv di potenza massima. A questo punto, vuoi vedere che se la lettera «s» sta per Sport la «q» per Qasqhai? Non per forza full electric, considerando le indiscrezioni sulla scelta Nissan di costruire un nuovo crossover su base Leaf., anticipato dalla concept IMX Kuro che si è vista allo scorso salone. Più facile che la versione definitiva della IMQ adotti quindi l’evoluzione del sistema e-power basato su un motore a benzina di piccole dimensioni in grado di ricaricare le batterie seguendo la logica del range-extender - che integra tutto in un unico blocco. Detto ciò, la concept IMQ appare tosta, ben più delle Suv di casa Nissan, soprattutto pensando che non dovrebbe superare – altra indiscrezione – i 430 cm di lunghezza e i 180 di larghezza. Per ora, l’unica immagine disponibile mostra una visione da Suv coupé: gomme da 22” (paiono) con passaruota lamellari, altezza da terra elevata, cristalli dei gruppi ottici sottilissimi. La carrozzeria è composta da superfici tesissime e affilate che sembrano tagliate da una forbice e creano dei vuoti nei punti in cui si intersecano. La linea del tetto è affilata e scende veloce sul posteriore aumentando il tasso di sportività. Pronti a scommettere su un frontale massiccio e interni minimalisti.