Il segretario piace agli over 50 e sfonda tra chi si sente di sinistra
Exploit tra le casalinghe. Nei gazebo primi i pensionati, aumentano i dirigenti
MILANO Il Partito democratico a trazione zingarettiana rispetto alla versione precedente guarda più a sinistra, cattura le attenzioni di fasce d’età non giovanissime (dai 50 anni in su) e in particolare dei pensionati, vede crescere l’interesse di laureati e diplomati.
L’identikit esce dall’analisi sui risultati delle primarie dem realizzata dall’istituto Ipsos per conto del Corriere della Sera. Il dato più rilevante, non del tutto sorprendente data la biografia politica del neosegretario, è l’orientamento di chi domenica si è presentato negli oltre 7 mila gazebo allestiti in tutta Italia. Rispetto alle primarie del 2017 (che incoronarono Matteo Renzi per la seconda volta), la componente che si colloca a sinistra è passata dal 19 al 41 per cento (qui Zingaretti raccoglie il 77 per cento dei consensi), mentre quella di centrosinistra scende dal 65 al 49 per cento (e qui, invece, è Maurizio Martina a conquistare la quota più elevata dei suoi sostenitori, il 28 per cento).
A conferma, letto in controluce, c’è il calo del 7 per cento (dal 90 all’83 per cento) dei cittadini partecipanti alle primarie che alle elezioni «voterebbero per il Pd». Anche se poi lo sbocco non è chiaro perché gli indecisi passano dal 6 al 9 per cento.
Nella caccia alle curiosità che emergono dal rimescolamento del voto ai gazebo di domenica, l’analisi di Ipsos vede crescere l’età media degli elettori. Gli over 64 anni passano dal 43 al 46 per cento. Un aumento del 3 per cento che si riscontra, per la verità, anche nella fascia d’età più verde (dai 16 ai 34 anni). Ma nel complesso dei votanti questa componente rappresenta «solo» il 14 per cento. Entrando nel dettaglio dei singoli aspiranti segretari Pd, Zingaretti conquista i più «anziani», mentre Martina, soprattutto, e Roberto Giachetti raccolgono i consensi dei più giovani.
Se si passa al titolo di studio, rispetto al 2017 diminuiscono gli elettori con la sola licenza elementare (meno 6 per cento) e crescono diplomati (più 4 per cento) e laureati (più 2 per cento). Zingaretti fa il pieno tra i diplomati, Martina piace di più ai laureati, Giachetti a quelli con licenza elementare.
Su un altro versante, quello delle professioni, anche stavolta la categoria maggioritaria è quella dei pensionati (il 5,8 per cento degli elettori italiani), anche se il loro peso tra le diverse componenti di quelli che sono andati a votare alle primarie del Pd cala dal 48 al 43 per cento. Tra i lavoratori attivi, imprenditori e dirigenti crescono del 3 per cento e gli autonomi del 2 per cento. Ma restano prevalenti impiegatiinsegnanti (17%) e operai (7 per cento). Ma anche le casalinghe hanno seguito con interesse le elezioni in casa dem. Rappresentano il 3,8 per cento degli elettori italiani. Tra i votanti di domenica sono cresciute dal 14 al 17 per cento. La stragrande maggioranza di loro, l’84 per cento, ha indicato Zingaretti. Martina è piaciuto di più agli studenti (37 per cento), ai disoccupati (30 per cento) e agli imprenditori-dirigenti (26 per cento) mentre per Giachetti la componente maggioritaria è quella degli operai.