Partecipate, veti incrociati sugli incarichi
La partita nomine si gioca ROMA a distanza tra i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Domani si riunisce il consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti per il rinnovo dei vertici di Fincantieri, Snam e Italgas. La vigilia registra l’uscita pubblica di Salvini che interviene sul destino di Fincantieri e dice: «Per me l’accordo è chiuso da tempo. Chiedete ai 5 Stelle. Per me sono confermati entrambi, sia Bono che Massolo». Il riferimento è alla trattativa per rinnovare alla guida del gruppo cantieristico sia il presidente, Giampiero Massolo, sia l’amministratore delegato, Giuseppe Bono. Proprio quest’ultimo ieri mattina era a Torino per la presentazione da parte di Di Maio del Fondo nazionale innovazione. Oltre a Bono c’erano Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cdp, e Davide Casaleggio. Questo lo scenario a poche ore dal deposito delle liste con i candidati per i consigli di amministrazione delle partecipate di Cdp. Sul versante di Snam e di Italgas l’orientamento sarebbe più chiaro, con la scelta di confermare Marco Alverà alla guida di Snam e Paolo Gallo in Italgas. A cambiare saranno i presidenti delle due società, con l’uscita di Carlo Malacarne e l’arrivo di Alberto Dell’acqua in Snam, e con una staffetta tra Lorenzo Bini Smaghi e Luca Dal Fabbro, che dovrebbe essere indicato come presidente di Italgas.
Alle Officine Grandi Riparazioni di Torino il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Di Maio ha aperto in direzione di una tregua tra governo e Bankitalia. Con tanto di probabili effetti sul rinnovo del direttorio dell’istituto, a partire dal caso del vicedirettore generale Federico Signorini in stallo per la mancata riconferma da parte del Consiglio dei ministri. Passaggio formale infrantosi sul muro della Lega e dei 5 Stelle, alimentando così più di una preoccupazione perché tra poche settimane altri due membri del direttorio, Valeria Sannucci e il dg Salvatore Rossi, andranno in scadenza.
Un ulteriore fronte aperto resta l’inps. L’assenza di intesa tra Di Maio e Salvini non consente di definirne il vertice: i 5 Stelle, una volta incassato Pasquale Tridico come presidente, oppongono resistenza a Mauro Nori come vicepresidente in quota Lega. Manca inoltre il decreto interministeriale e restano da definire gli ambiti di delega e i compensi. C’è poi da nominare il dg di Anpal, dove Di Maio ha già indicato il presidente Mimmo Parisi. Ieri intanto si è definita la presidenza di Enac con l’arrivo di Nicola Zaccheo al posto di Vito Riggio.
Le partecipate Cdp L’attesa per il deposito delle liste con i candidati per i consigli delle partecipate Cdp