«Nuove aliquote essenziali Non si dà l’aspirina al malato perché l’antibiotico costa »
Siri: l’aumento Iva si evita se troviamo i soldi altrove
Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, è il teorico della «rivoluzione fiscale» che, nei sogni dei vertici della Lega, ruoterà attorno alla flat tax, la cosiddetta «tassa piatta».
La flat tax sarà nel Def, o il documento conterrà solo un richiamo?
«Il Def è un documento di economia e finanza che contiene una previsione macroeconomica, non entra nei dettagli dei provvedimenti. Detto questo, penso che la flat tax debba essere indicata come un punto di forza per la crescita. Deve essere l’elemento qualificante del Def».
Conte parla di «pilastro da completare in manovra», Tria e Castelli frenano... Slitterà a settembre?
«È evidente che il provvedimento deve essere varato nella sua completezza e struttura nella prossima manovra. Ma il Def deve dire “faremo quel tipo di riforma e questo aiuterà il Paese a superare la congiuntura recessiva”».
Lei sognava due sole aliquote, del 15 e 20 per cento, ma il Mef ha calcolato un costo di 60 miliardi. L’avete sparata grossa?
«No. Intanto quella cifra era stata calcolata con un’aliquota unica al 15 per cento e poi noi adesso stiamo parlando della “fase due”, che vale circa 12 miliardi».
Una mini flat tax, annacquata rispetto alle promesse?
«Non è annacquata, è la “fase due”, riguarda le famiglie».
Dove troverete i soldi, visto che l’italia non cresce?
«Proprio perché il Paese non cresce c’è bisogno della flat tax. È come dire al malato, che sta morendo perché non ha i soldi per comprarsi l’antibiotico, di prendere l’aspirina perché costa meno».
Fuor di metafora, dove troverete i soldi?
«La flat tax è nella road map del governo e quindi i soldi si trovano, come li abbiamo trovati per la scorsa legge di Bilancio».
Aumenterete l’iva? Tirerete fuori la patrimoniale?
«No, siamo un Paese con i fondamentali solidi. Abbiamo un patrimonio immobiliare enorme, basterebbe valorizzarlo per poter rimettere in pista l’economia e le prossime dieci leggi di Bilancio».
Per le opposizioni la flat tax è una favola, che non diventerà mai realtà.
«Le favole non sono state scritte per fare addormentare i bambini, ma per risvegliare gli adulti».
Tradotto in numeri?
«Abbiamo 400 miliardi di patrimonio immobiliare. E non esiste nessuna patrimoniale».
Però i 23 miliardi di clausole Iva da rimborsare esistono.
«Esistono, sì, ma sono semplici ipotesi. Se i soldi li trovi da un’altra parte, non è detto che l’iva debba aumentare».
Come farete a mettere d’accordo la «tassa piatta per definizione» di Salvini con Di Maio che la vuole «progressiva»?
«Il progetto di flat tax consegnato al ministro Tria contiene tutti gli elementi per garantire la progressività. Salvini ha detto che non può essere progressiva nel senso di mettere più aliquote. Ma si può ottenere la progressività anche con un’aliquota unica al 15, fino a 50 mila euro, con il sistema delle deduzioni».
Ha ragione Di Maio, quando lamenta «scortesie» verso i ministri del M5S?
«Io cerco sempre di essere cortese con tutti».
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Le risorse si troveranno come per la scorsa legge di Bilancio Basta creare valore dal patrimonio immobiliare per avere le risorse
La progressività
La progressività chiesta da Di Maio c’è anche con l’aliquota unica se si usano le deduzioni