La storia d’europa scorre con il «Danubio»
Al fiume blu per i viennesi e biondo per gli ungheresi, il Danubio, è dedicato l’omonimo, celebre romanzo-saggio di Claudio Magris, da oggi in edicola per la nuova iniziativa del «Corriere della Sera»: è il primo volume della collana che celebra gli ottant’anni dello scrittore triestino (ogni volume sarà in edicola per una settimana al prezzo di 9,90 più il prezzo del quotidiano) e che proporrà fino a luglio 16 titoli dell’autore.
Un’epopea, quella del Danubio di Magris, diventata celebre in tutto il mondo: il libro è qualcosa di più di un percorso culturale e sentimentale sulle rive del fiume che attraversa la Mitteleuropa. È il racconto stesso dell’europa cresciuta su quelle rive e tutt’intorno, in quel «crogiolo di stirpi e di civiltà» che è, come scrive
Magris, «un brodo primordiale della nostra storia». Magris conduce chi legge attraverso i caratteri e gli umori di quel mondo, da Ovest a Est, nelle atmosfere care agli scrittori come Joseph Roth, Franz Kafka e Franz Grillparzer, e anche a nomi meno conosciuti, come il bulgaro Anton Doncev o il romeno Ion Luca Caragiale. E insieme insegue le grandiose mitologie e le piccole storie vere, oppure le immani tragedie che il fiume, nei secoli, ha attraversato.
La prossima settimana, il 16 aprile, la seconda uscita in edicola sarà Non luogo a procedere, romanzo che si snoda intorno a un immaginario, ma molto realistico, «museo della guerra» in cui l’autore fa confluire relitti bellici di ogni epoca. (ida bozzi)