Corriere della Sera

Al Bano incontra a Roma l’ambasciato­re ucraino

- Andrea Laffranchi

Non c’è un futuro per i Cranberrie­s. Il 15 gennaio 2018, la morte di Dolores O’riordan ha messo la parola fine all’esperienza di una band che ha lasciato il segno sugli Anni Novanta. E anche adesso che il gruppo ha deciso di pubblicare «In the End», album che raccoglie le ultime registrazi­oni di Dolores, non c’è un futuro. «La band è finita. Non suoneremo mai più dal vivo e non ci saranno altri album con materiale inedito. Dobbiamo accettare la realtà per quello che è», commenta Fergal Lawler, il batterista. Non c’è spazio per ripensamen­ti. Nemmeno se la tecnologia venisse a dare un aiuto. «Ce lo hanno già chiesto, ci hanno offerto un tour con un’ologramma, ma sarebbe folle», aggiunge.

Le canzoni di «In the End» sono nate nel 2017, in parallelo al progetto «Something Else», album e tour che rileggevan­o i successi del gruppo in chiave acustica. «Ci era chiaro che dopo questo percorso sarebbe stato il momento di andare oltre. Abbiamo iniziato a registrare nuovo materiale. Poi lei se n’è andata. Subito dopo abbiamo ripreso in mano i demo e abbiamo visto che erano canzoni forti. Così siamo tornati in studio con Stephen Street il nostro produttore

Insieme Da sinistra Mike Hogan, Noel Hogan e Fergal Lawler: «Ci hanno offerto un tour con un ologramma ma sarebbe una follia»

Al Bano ha incontrato l’ambasciato­re d’ucraina in Italia S.E. Yevhen Perelygin, ieri a Roma. Nell’incontro si è discusso della sua «presenza nella lista delle persone sanzionate del ministero della Cultura ucraino», con lo scopo di arrivare presto a una soluzione del caso.

storico», racconta Noel Hogan, chitarrist­a e mente musicale del gruppo. E aggiunge: «È un momento emozionant­e, visto che abbiamo lavorato a questo disco per molto tempo, quindi non vediamo l’ora che la gente lo senta. Ma è anche un momento triste, perché Dolores non è qui ed è la fine della band, di un’esperienza così importante nelle nostre vite».

Non deve essere stato facile tornare su quelle registrazi­oni. Sentire di nuovo la voce di

Dolores. «Una volta finito il disco, l’abbiamo inviato alla famiglia di Dolores — ricorda Lawler —. Sua madre non l’ha ascoltato, perché sarebbe stato troppo doloroso, ma i suoi fratelli sì e hanno pensato che lei ne sarebbe stata orgogliosa. Io l’ho risentito poco tempo fa ed è commovente, ovviamente, ma è questo che deve fare la musica, deve farti provare certe emozioni».

Nei testi Dolores ci aveva messo dolore, sofferenza, tenebre... «Aveva scritto di cose ● Il 15 gennaio 2018 è stata trovata senza vita nel bagno di un hotel di Londra. Secondo l’autopsia è morta per annegament­o dopo dosi massicce di alcol: aveva 46 anni grado di predire il futuro. Sapeva solo che aveva molto da dire e che voleva realizzare questo album».

Sulla copertina di «In the End» e nel videoclip del primo singolo «All Over Now» non ci sono né Dolores né loro. «Nessuno di noi apparirà mai nei materiali di questo album. I Cranberrie­s erano quattro persone e senza lei non può essere la stessa cosa».

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