Il divorzio da 75 milioni fa tutti felici
L’atletico Madrid di Simeone vuole l’argentino e ha già contattato Wanda Nara
Come in una coppia in crisi, l’inter e Mauro Icardi si sono presi un po’ di tempo, una pausa di riflessione. Il bomber argentino è tornato in campo al Meazza dopo 63 giorni, quelli che hanno diviso la partita persa contro il Bologna il 3 febbraio dall’ultima pareggiata con l’atalanta. Tutto sommato il ritorno davanti alla platea nerazzurra non è andato male. I fischi di una parte della curva sono stati bilanciati dagli applausi del resto dello stadio.
Ci sono però gesti che valgono quanto le parole. A fine partita, mentre i tifosi chiamavano la squadra sotto la curva, Icardi è rimasto volutamente indietro, in disparte. Normale dopo quanto accaduto, dopo che gli è stata tolta la fascia di capitano. C’è una tregua in atto, nello spogliatoio e nella gestione del centravanti. Prima di Natale impazzava il tormentone rinnovo, ora la domanda è solo che succederà a fine stagione. Probabile che le strade dell’inter e di Icardi si dividano. Non c’era troppo da interpretare nelle parole dell’ad Beppe Marotta, prima della partita contro l’atalanta. «Come dobbiamo immaginare il futuro di Icardi? Intanto, oggi è un giocatore dell’inter, lo è di fatto, nel senso che deve giocare e, quindi, deve giocare nel migliore dei modi. Fermiamoci a questa considerazione. Valutiamo il presente, parliamo del presente, per il futuro c’è tempo».
Il futuro però inizia alla fine del campionato e non è che manchi molto visto che si parla appena di un mese e mezzo. Icardi e la moglie-agente, Wanda Nara, sono a Milano dal luglio 2013. Sei stagioni con la maglia nerazzurra per il bomber e 123 reti segnate.
L’idea della dirigenza però è di voltare pagina, con Icardi e altri. L’argentino ha un contratto fino a giugno del 2021 e una clausola di rescissione da 110 milioni, valida soltanto per l’estero e solo dall’1 al 15 luglio di ogni anno. Finora però nessun club europeo l’ha mai attivata e difficilmente qualcuno lo farà nel prossimo mercato. È una quotazione ritenuta fuori mercato: richieste negli anni passati non ce ne sono state. Quel che è accaduto con la svestizione della fascia in fondo non ha inciso granché sul prezzo del centravanti. A 26 anni eventuali compratori conoscono già pregi e difetti dell’argentino. Estimatori dell’attaccante ci sono, nessuno però è disposto a fare follie: non è ritenuto un top player. Si è un po’ raffreddata la pista Juventus e l’eventuale scambio con Paulo Dybala, che l’inter accetterebbe subito. Reintegrato Mauro Icardi, 26 anni, è tornato a giocare a San Siro dopo 63 giorni (Getty Images)
Più calda è quella che porta a Madrid, sponda Atletico. L’allenatore argentino Diego Simeone è sicuro di trattenere Alvaro Morata, ma non ha le stesse certezze su Antoine Griezmann e Diego Costa. Con la dirigenza dei colchoneros è stato chiaro: se uno dei due parte puntiamo su Icardi. L’atletico avrebbe già contattato Wanda. La destinazione è gradita alla coppia, perché il club è prestigioso, non ci sono problemi di lingua e anche per la stessa Wanda riuscire a ritagliarsi uno spazio nel mercato delle tv.
Il club spagnolo dovrà trovare un accordo con l’inter che, proprio dalla squadra di Simeone, ha già prelevato per la prossima stagione il difensore Diego Godin. L’affare non è complicato, il passaggio di Icardi si può chiudere per 75 milioni. Al giocatore, che oggi guadagna 5 milioni l’anno, andrebbe un ingaggio da 7 più bonus: insomma un bell’incremento. L’inter a quel punto avrebbe in cassa i soldi per ricostruire gran parte della rosa e per acquistare un nuovo attaccante: Edin Dzeko della Roma o il serbo Luka Jovic dell’eintracht Francoforte.
La tregua Inter-icardi regge: il futuro però è a un passo, forse quello d’addio.
Le alternative
Per l’attaccante un ingaggio da 7 milioni Dzeko o Jovic in pole per rimpiazzarlo