Costanzo e «tre tenori» per un amarcord
Un divertente amarcord, una carrellata di ricordi, aneddoti, battute. A 21 anni dalla prima puntata e a venti dalla seconda, tornano in scena I tre tenori, terza puntata speciale del Maurizio Costanzo Show domani sera ore 23,20 su Canale 5.
I primi erano stati Bongiorno, Vianello e Corrado; poi era toccato a Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Monica Vitti. Stavolta in palcoscenico, Paolo Bonolis, Gerry Scotti e Carlo Conti intervistati dal conduttore e da Enrico Mentana. Esordisce il padrone di casa, rivolgendosi al direttore del Tg La7: «È la puntata 4438 del Costanzo Show, iniziato 37 anni fa: i “tenori” sono cambiati, ma tu ed io, Enrico, siamo gli stessi». Prima di iniziare l’excursus, l’omaggio di un quarto tenore in videomessaggio, Pippo Baudo: «Mi spiace non essere lì, con il colpanariello to Bonolis, lo stakanovista Conti, il sornione Scotti». Si parte dalla carriera di quest’ultimo, che esordisce: «Per caso cominciate da me perché sono il più vecchio?». Ribatte divertito Mentana: «Il tuo, Gerry, sembra un curriculum adatto per “quota 100”».
Scorrono le immagini degli innumerevoli programmi che ha condotto, tranne il Festival di Sanremo: «Non me lo hanno mai proposto», ammette Scotti. E Mentana lo incalza: «I tuoi programmi sono un po’ variazioni sul tema». Si prosegue con i percorsi artistici degli altri due protagonisti, arricchiti dai videomessaggi scherzosi dei colleghi: si congratula con Conti che «per tanti anni è stato discriminato per il colore (scuro) della sua pelle». Non manca il ricordo di chi non c’è più: si commuove Conti ricordando Frizzi. Quindi tocca al «cinico» Bonolis: «Cinico io? Diciamo che è assenza di ipocrisia, è legittimo dire ciò che si pensa», poi si scatena in un ballo con l’amico Luca Laurenti.
I tre tenori riescono persino a costringere Costanzo a fare con loro la rituale passerella per salutare il pubblico. Si concede l’anfitrione: «In 37 anni non l’ho mai fatta».