Corriere della Sera

Ronaldo illude la Juve Poi si sveglia l’ajax Pareggio ad Amsterdam

La prodezza di Ronaldo lancia la Juve un errore di Cancelo risolleva l’ajax Finisce pari: si decide tutto tra 5 giorni

- di Nerozzi, Sconcerti

AMSTERDAM Non basta piantare una volta sola il totem Ronaldo nell’area avversaria. Non basta spaventare dei ragazzini terribili col cinismo della squadra che ha due occasioni, segna un gol con Ronaldo e colpisce un palo con Douglas Costa. Non basta, perché nell’arena che porta il nome di Cruijff tutti sanno portare sulle spalle il peso quotidiano del mito e lottano fin da bambini per esserne all’altezza, almeno un po’.

La testa d’oro di Cristiano illude la Juve che la strada verso la semifinale sia tutta in discesa, ma la croce è dietro l’angolo: Cancelo sbaglia tutto e Neres trova il gol dell’1-1, un risultato che basterebbe alla squadra di Allegri per andare in semifinale, ma che a Torino va maneggiato con estrema cura. Perché questo Ajax esporta stile ed entusiasmo anche lontano dalla sua casa gelida e ventosa: per informazio­ni chiedere in zona Bernabeu.

Come contro l’atletico, la Juve ha il vantaggio di affrontare un avversario dalle caratteris­tiche ben definite. Ma non si può dire che lo sfrutti. L’ajax pianta presto le tende sulla trequarti bianconera ed esce all’assalto della diligenza come gli indiani. Tadic, finto centravant­i, arretra sempre nel tentativo di attrarre fuori posizione i centrali bianconeri, Van De Beek si piazza su Pjanic per impedirgli di impostare in uscita e la pressione iniziale porta problemi su entrambe le fasce: Cancelo commette subito errori banali; Alex Sandro viene preso in mezzo da Ziyech e Van De Beek. Così il marocchino balla tra le linee e ha tre occasioni da gol nitide e su quella più pericolosa costringe Szczesny a un volo notevole sulla sua

Palo nel finale

Douglas Costa colpisce un palo, ma gli olandesi hanno messo a lungo in difficoltà i bianconeri

destra. La Juve trattiene il fiato, si compatta, chiede a Bernardesc­hi di sacrificar­si anche da esterno destro e inverte i due centrali per sfruttare meglio i lanci di Bonucci.

Prima della mezzora Van De Beek si divora una sorta di rigore in movimento. E a quel punto i più saggi tra gli olandesi hanno già capito: se l’albero della bellezza non dà frutti allora è destinato a cadere al primo colpo di vento. Con Rugani travestito da Chiellini, con la pressione di Bentancur e con i tagli continui di Bernardesc­hi la Juve ritrova spazio vitale e pensa che il peggio sia passato, anche perché l’ajax appena arretra perde gran parte della sua magia. E pochi secondi prima dell’intervallo arriva il gol che fa volare per aria lo scudo e l’elmo dei Lancieri: Bentancur accelera la transizion­e, scarica su Ronaldo che porta a spasso Blind, allarga su Cancelo, cavalca le dolci praterie olandesi e di testa in tuffo a centro area mette dentro il cross perfetto del suo compagno di Nazionale.

Questo Ajax però non si lascia impression­are dai miti moderni e a inizio ripresa dopo 30’’ pareggia. Cancelo è superficia­le due volte, perché prima si fa rubar palla da Neres e poi non chiude sul destro a giro del brasiliano, imprendibi­le per Szczesny. La Juve torna in modalità «pura resistenza» e fatica per larghi tratti a passare la metà campo. Douglas Costa si rivede dopo due mesi al posto di Mandzukic, Bernardesc­hi è l’uomo ovunque, mentre con l’ingresso di Dybala nasce un 4-2-4 per provare a vincere. Douglas centra il palo, Szczesny è solido, mentre Tadic fallisce l’ultimo colpo da biliardo da pochi passi. Il pareggio non basta a nessuno: la guerra dei mondi è appena cominciata.

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 ?? (Ap) ?? Pareggio David Neres calcia il pallone dell’1-1
(Ap) Pareggio David Neres calcia il pallone dell’1-1
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Il colpo di testa di Ronaldo: è l’1-0 per la Juve
(Ap) Gol in tuffo Il colpo di testa di Ronaldo: è l’1-0 per la Juve

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