Corriere della Sera

Il governo cerca di evitare l’aumento Iva Draghi: «I dati dell’italia non sorprendon­o»

Summit a tre a Palazzo Chigi dopo il varo del Def. Il rebus delle risorse necessarie alla riforma del fisco

- Andrea Ducci

The day after. Il giorno dopo l’approvazio­ne del Def (Documento di economia e finanza) il governo si ritrova a discutere per fare quadrare i conti. Un vertice all’ora di pranzo a Palazzo Chigi, tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremie­r Matteo Salvini e Luigi Di Maio, è indispensa­bile per tracciare la rotta, all’indomani del Consiglio dei ministri per il varo del Def, dal quale sono emerse tutte le contraddiz­ioni, con tanto di frizioni con il ministro dell’economia Giovanni Tria, sulla possibilit­à di abbassare le tasse al ceto medio e di evitare l’aumento dell’iva. Al termine dell’incontro di un paio di ore la linea è rassicurar­e, puntando su quella che viene definita «la fase due del programma di governo». A parlare è Salvini che ribadisce: «L’iva non aumenta. Non ci sono tasse sulla casa, si vergogni chi propone il contrario. E non ci sono tasse sui risparmi». Poco importa se lo stesso Def segnala una crescita attesa per il 2019 vicina allo zero (0,2%), il vicepremie­r semplifica e dice: «Meglio correre dopo ed essere prudenti prima». Le risorse, insomma, arriverann­o proprio «dalla crescita», poiché, spiega Salvini, «l’italia è uno dei Paesi migliori al mondo». Il leader della Lega elenca le misure che dovrebbero sostenere l’economia: «Abbiamo parlato di come ridurre tasse e burocrazia. Sbloccare cantieri, aumentare le esportazio­ni, è il lavoro che ci impegnerà nelle prossime settimane». A proposito del decreto Sblocca cantieri si tratta di una misura ormai «pronta», assicura il governo, così come il decreto per i rimborsi ai risparmiat­ori truffati, atteso da settimane.

Rassicuraz­ioni che, tuttavia, giungono in un contesto dove l’italia viene percepita come un Paese a rischio. «Le difficoltà di bilancio hanno riacceso i timori sul legame fra il debito sovrano e il settore finanziari­o nell’area euro», osserva il Fondo monetario internazio­nale, che ha appena tagliato le previsioni di crescita dell’italia e rivisto, in peggio, le stime sul rapporto tra deficit e Pil. Un quadro che obbliga il premier Conte a riconoscer­e che la sua previsione economica sul 2019 come «un anno bellissimo» non «può essere affidata a una battuta». Il meno stupito è il governator­e della Bce, Mario Draghi. «I dati sull’economia italiana non sono una sorpresa. Ci sono già state delle revisioni al ribasso nelle stime per l’italia e l’eurozona», dice. L’istat intanto certifica che la produzione industrial­e di febbraio segna +0,8%, dopo il +1,7% di gennaio.

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Il premier Giuseppe Conte, 54 anni, arriva alla festa della Polizia con il ministro dell’interno, Matteo Salvini, 46 anni
(Ansa) A Roma Il premier Giuseppe Conte, 54 anni, arriva alla festa della Polizia con il ministro dell’interno, Matteo Salvini, 46 anni

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