Israele, per Netanyahu una vittoria storica
Ha i voti per una coalizione di destra: sarà il suo quinto mandato. Lo sconfitto Gantz: «Siamo l’alternativa»
GERUSALEMME Qualche settimana fa ha posto la domanda con parole semplici, che anche i bambini potessero capire: «Come dovrei comportarmi, se i due partiti più grandi sono in pareggio? A chi dare l’incarico? Al leader che riceve più raccomandazioni?». Il presidente Reuven Rivlin ha lasciato qualche giorno perché anche i politici ragionino sulla lezione di educazione civica. Da domenica darà il via alle consultazioni, riceve alla residenza a Gerusalemme i capi delle formazioni che devono portare il nome del candidato a formare la coalizione come primo ministro.
Rivlin ha annunciato di voler trasmettere in diretta i colloqui «per garantire la massima trasparenza». I suoi rapporti con Benjamin Netanyahu — che non lo avrebbe voluto presidente, nonostante fosse un veterano del Likud — sono rimasti freddi. È al primo ministro in carica che i numeri usciti martedì dalle urne garantiscono la maggioranza: il blocco della destra raccoglie — dati non ancora ufficiali — 65 seggi su 120. Il Likud di Netanyahu e Blu e Bianco di Benny Gantz hanno conquistato gli stessi deputati (35), esattamente la situazione prospettata da Rivlin agli scolari delle elementari. Le possibilità che un numero sufficiente di partiti proponga l’ex capo di Stato maggiore sono quasi inesistenti. Anche da Gantz, che ha ammesso la sconfitta e proclamato: «Restiamo la vera alternativa».
Gli alleati nella coalizione al potere hanno già annunciato di voler sostenere il premier che ha dimostrato di poter catturare il quarto mandato consecutivo (il quinto in totale) nonostante l’incriminazione per corruzione annunciata dal procuratore generale dello Stato. «È stata una vittoria strepitosa, non si poteva immaginare», ha esultato Netanyahu nella notte elettorale. Se dovesse formare un altro governo, può diventare il primo ministro più a lungo in carica nella Storia di Israele, battendo il record di David Ben-gurion, padre fondatore della patria.