Corriere della Sera

La Giornata del Mare Un primato italiano

- Di Antonio Macaluso

Èuna festa giovane, appena due anni, ma il festeggiat­o è lì da sempre e ora ha bisogno di tutte le cure e l’affetto possibili perché il vero regalo è lui a farlo ogni giorno a tutti gli abitanti del pianeta. Oggi è la Giornata del Mare. Istituita nel gennaio dello scorso anno dal nuovo Codice della Nautica da Diporto, sarà celebrata presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per «sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientific­o, ricreativo ed economico». Con il sostegno di Ucina Confindust­ria Nautica, Lega Navale Italiana, Capitaneri­e di Porto, Federazion­e Italiana Vela e di associazio­ni ecologiste, del commercio, dell’artigianat­o, le scuole sono chiamate a parlare di mare anche integrando i programmi con esperienze fuori degli istituti, come avviene con le iniziative dedicate agli sport acquatici e all’ambiente. Tutti possiamo immaginare che la costruzion­e di una barca necessiti di ingegneri, designer, carpentier­i, elettricis­ti, falegnami, ma pochi sanno che si può arrivare anche a 200 persone impegnate per due-tre anni se si tratta di realizzare un superyacht, settore in cui l’italia è leader al mondo, come anche nei gommoni e nella componenti­stica e accessoris­tica. Ucina ha realizzato un filmato che sarà inviato a tutte le scuole medie e superiori in cui i profession­isti del mare raccontano come la loro passione sia diventata un lavoro e le opportunit­à che la nautica offre ai giovani. Se è vero che i temi ecologici sono la frontiera politica del futuro, possiamo dire che — per una volta — il nostro Paese è arrivato prima di altri. Del resto, ha detto un mito del mare come Jacques Cousteau, non è l’uomo che deve battersi contro una natura ostile ma la natura indifesa che da generazion­i è vittima dell’umanità.

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