La Giornata del Mare Un primato italiano
Èuna festa giovane, appena due anni, ma il festeggiato è lì da sempre e ora ha bisogno di tutte le cure e l’affetto possibili perché il vero regalo è lui a farlo ogni giorno a tutti gli abitanti del pianeta. Oggi è la Giornata del Mare. Istituita nel gennaio dello scorso anno dal nuovo Codice della Nautica da Diporto, sarà celebrata presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per «sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico». Con il sostegno di Ucina Confindustria Nautica, Lega Navale Italiana, Capitanerie di Porto, Federazione Italiana Vela e di associazioni ecologiste, del commercio, dell’artigianato, le scuole sono chiamate a parlare di mare anche integrando i programmi con esperienze fuori degli istituti, come avviene con le iniziative dedicate agli sport acquatici e all’ambiente. Tutti possiamo immaginare che la costruzione di una barca necessiti di ingegneri, designer, carpentieri, elettricisti, falegnami, ma pochi sanno che si può arrivare anche a 200 persone impegnate per due-tre anni se si tratta di realizzare un superyacht, settore in cui l’italia è leader al mondo, come anche nei gommoni e nella componentistica e accessoristica. Ucina ha realizzato un filmato che sarà inviato a tutte le scuole medie e superiori in cui i professionisti del mare raccontano come la loro passione sia diventata un lavoro e le opportunità che la nautica offre ai giovani. Se è vero che i temi ecologici sono la frontiera politica del futuro, possiamo dire che — per una volta — il nostro Paese è arrivato prima di altri. Del resto, ha detto un mito del mare come Jacques Cousteau, non è l’uomo che deve battersi contro una natura ostile ma la natura indifesa che da generazioni è vittima dell’umanità.
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