Deborah Compagnoni: «Sugli sci per solidarietà, aiuto i reparti pediatrici»
La campionessa si racconta in un’intervista a «Liberitutti» Il ritratto di Ghali, l’artista del trap diventato icona della moda
Una vita di coppia quella di Deborah Compagnoni e Alessandro Benetton, scandita da tre passioni. La prima: lo sport. Lei tre ori e un argento olimpico a cui si sono aggiunti tre titoli mondiali. Lui, appena può, con una tavola da surf sotto i piedi. La seconda: i viaggi. Lei ha attraversato il mondo guardandolo dalle cime innevate delle piste mondiali. Lui sale e scende dagli aerei per lavoro. La terza: l’arte. Lei decora il legno e si è «allenata» sui mobili di famiglia. Lui colleziona opere di artisti contemporanei. Vivono a Treviso, in una casa costruita dall’architetto giapponese Tadao Ando. Sono insieme da 22 anni, nel corso dei quali sono nati 3 figli: Agnese (18), Tobias (16) e Luce (12).
Destini non del tutto segnati, i loro: «Sceglieranno da soli cosa fare, in base ai loro talenti, capacità e passioni», dice Compagnoni nell’intervista di copertina a Liberitutti, il settimanale
gratuito domani in edicola con il Corriere. È prossima alla soglia dei 50 anni, traguardo su cui non si è ancora ben focalizzata. Se farà festa, sarà in famiglia. Della sua stagione magica sulle piste restano le cicatrici di infortuni e operazioni subite. Quelle ginocchia fragili, ma che la guidavano su traiettorie perfette, sono doloranti. Continua però a seguire le «azzurre»: «Di Sofia Goggia mi piace come affronta le situazioni. Vince le gare importanti e in ciò mi somiglia. Di Federica Brignone apprezzo lo stile di vita». Oggi, Deborah fa da testimonial e promotrice d’iniziative sociali. Sabato e domenica prossimi si svolgerà «Sciare per la vita», per la cura dei bambini leucemici. «Una mia cugina, Barbara, è mancata improvvisamente a 19 anni. L’abbiamo voluta ricordare con un piccolo evento sportivo, cresciuto fino alla 17esima edizione. Sosteniamo il Comitato Maria Letizia Verga e l’ospedale San Gerardo di Monza dove c’è un reparto di ematologia pediatrica all’avanguardia». Scenderanno in pista campioni come Gustavo Thoeni, Peter Runggaldier, Davide Cazzaniga e Max Blardone, ma anche ex atleti di discipline diverse come Antonio Rossi (canoa).
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