Corriere della Sera

La luce si evolve e diventa monumental­e

Al Salone le novità tecnologic­he nel campo della illuminazi­one permettono soluzioni scenografi­che esaltando le forme tradiziona­li e scultoree. Torna così (con un po’ di ironia) l’era del decorativi­smo

- Paolo Madeddu

La luce è accesa. Se tra gli stand del Salone dedicati ai mobili la prudenza è una virtù piuttosto diffusa e la creatività si esprime più nelle combinazio­ni dei materiali che nelle forme, a Euroluce 2019 si rimane incantati con una certa frequenza. Qui l’innovazion­e tecnologic­a e la voglia di stupire procedono di pari passo, e del resto è nella natura del comparto, spiega Carlo Guglielmi, già presidente di Fontana Arte nonché di Cosmit: «Soprattutt­o l’avvento dei led ha dato la possibilit­à di sviluppare nuove idee. Inoltre, spesso le dimensioni più contenute della lampada aiutano, le permettono di nascere già decorativa, di essere una scultura anche da spenta».

In effetti, con millequatt­rocento lampadine, Magis non si sarebbe mai potuta permettere uno spessore di due centimetri per la sua Lost: 1.400 led le consentono una forma snella ma suggestiva e semplice. La modernità non cozza necessaria­mente con la tradizione, come dimostra Wave Murano Glass, che unisce l’antica arte della lavorazion­e del vetro con la moderna arte dello stampaggio in 3D. Ma soprattutt­o, la regolazion­e personaliz­zata tramite app, lo scambio di informazio­ni con l’utente, la possibilit­à di ricombinar­e l’oggetto in diverse situazioni sono tutte armi in più che le

lampade del nostro secolo hanno fatto proprie, permettend­osi lo sfizio di diventare versioni ipermodern­e delle loro antenate.

Succede con Spy di Quasar, impatto da grande candeliere antico in una configuraz­ione modernissi­ma, ma anche con i modelli ricaricabi­li che si possono spostare in parti diverse della casa come lanterne eleganti (Come Together di Artemide), vezzose (Big Battery di Kartell), ironicamen­te anni 60 (Pillola di Firmamento Milano) o versatili, come Flai di Diomede, la cui luce si aggancia a otto tipi di supporto diversi, venduti separatame­nte, a seconda del desiderio del cliente.

Molti designer sono accomunati dalla voglia di una nuova era spaziale: i corpi celesti appaiono spesso, dalla composizio­ne Constellat­ion e dalla linea Earth di CVL, alla lampada Moon Eye di Visionnair­e, con diffusore in onice e telaio portante in noce canaletto, molto zen. Si può anche creare una elegante eclisse da camera col disco in ottone che evoca il nostro satellite in Petit bijou di Catellani & Smith, o mettersi il sole in casa con Sun-light of Love di Foscarini. Ma anche il pianeta Terra ha estimatori: diverse proposte di Kundalini richiamano la natura nelle forme, come in Opyo (ispirata dai papaveri) o Lilly (dai gigli), ma in alcuni casi il rapporto è esplicito: Madre di Foscarini o 38 di Bocci sono autentiche lampade-vaso, in cui le piante possono sopravvive­re grazie al fatto che il led non surriscald­a.

Poi c’è chi si diverte a strafare, come gli olandesi di Kooduu che presentano Sinergy, lampada da giardino ma anche diffusore per la musica nonché, già che ci siamo, secchiello per tenere in fresco lo champagne (o altre bevande a scelta. Comunque, non incluse). E chi la tecnologia la usa per provare qualche magia, come Traces di Lasvit, lampadario in tre moduli col quale si interagisc­e in varie modalità. La più suggestiva è quella che permette, con una sorta di bacchetta magica contempora­nea, di comandarlo come Topolino Apprendist­a Stregone sognava di fare con le luci che aveva a disposizio­ne: le stelle.

Corpi celesti Molti designer sono accomunati dall’idea di una nuova era spaziale. E grazie ai led ci sono anche le lampade-vaso

 ??  ?? Questione di forme Tra le proposte del Salone, la lampada Epoque di Terzani e a destra la Sinergy di Kooduu, lampada da giardino ma anche diffusore di musica e secchiello per le bibite (Foto Balti/lapresse)
Questione di forme Tra le proposte del Salone, la lampada Epoque di Terzani e a destra la Sinergy di Kooduu, lampada da giardino ma anche diffusore di musica e secchiello per le bibite (Foto Balti/lapresse)

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