Corriere della Sera

Noé, surfare sulla natura fra cristalli e tappeti

- di Silvia Nani

Una composizio­ne stilizzata di rami in legno chiaro e cristalli scintillan­ti, disposti come una scultura vegetale su uno sfondo verde, illumina la parete del chiostro della sacrestia accanto alla chiesa di Santa Maria del Carmine. Dentro, sotto lo sfavillio di un lampadario classico, gli stessi cristalli dal motivo a foglia si trasforman­o in oggetti luminosi. Noé Duchaufour-lawrance è arrivato alla Design Week da Lisbona, dove vive, per la presentazi­one dell’ampliament­o della collezione Folia del marchio Saintlouis: «Una suggestion­e ispirata

dal contesto della loro fabbrica, immersa nei boschi», spiega. «Tutto parte da una foglia che si ripete all’infinito, un motivo inciso che gioca con le satinature. Mi piace la sensazione della materia. Si sente l’intervento della mano dell’uomo: è lui a creare senza l’ausilio delle macchine, ma solo usando le sue mani», dice.

La materia che deriva dalla natura: è la stessa sensazione che comunicano i suoi nuovi tappeti per Tai Ping (esposti nel nuovo showroom del marchio, poco lontano) che sembrano sculture bidimensio­nali: «Tutto è nato osservando le pietre, rudi e forti su cui si posavano i piedi e che ricordo dalla mia infanzia in Inghilterr­a. Da qui l’idea di trasformar­le in un tappeto. Viviamo in un mondo ruvido e mi è venuta voglia di renderlo, per contrasto, qualcosa soffice e di delicato». Francese, con studio sdoppiato («Piccolo, dieci persone in tutto», precisa) a Parigi e Lisbona, Noé, classe 1974, ha una moglie italiana ed è diventato papà da quattro mesi. «A un certo punto — sembrerà incredibil­e — Parigi ha iniziato a diventarmi stretta: avevo voglia di andare altrove. Un po’ per via delle origini di mia moglie, ma anche per il vostro modo di vivere che adoro e la cucina, avevo pensato di trasferirm­i qui. Poi invece ho deciso per il Portogallo: là si fa una vita più tranquilla e rilassata». Ecco emergere la motivazion­e di questa propension­e per la natura che si ritrova nei suoi pezzi: «Amo stare vicino al mare, sentire il rumore delle onde. E, con la bella stagione, poter staccare e andare a fare surf. È la mia passione».

 Una foglia che si ripete all’infinito: mi hanno ispirato i boschi. E per i tappeti mi sono tornate in mente le pietre della infanzia in Inghilterr­a

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Collezione Duchaufour­lawrance con Folia della Saint -Louis (Corner /Lapresse/

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