Carige, l’ipotesi di un aumento più consistente
I commissari puntano a una cifra superiore a 630 milioni. L’attesa per Blackrock
L'aumento di capitale di Carige potrebbe risultare alla fine più alto dei 630 milioni indicati dai commissari nel piano industriale presentato a fine febbraio. L’incremento della cifra, secondo fonti addentro al dossier, dipenderà anche dalla quantità finale di crediti deteriorati (npl) che verranno appostati e da come procederanno le trattative tra i commissari Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener e Blackrock, al tavolo per un’eventuale acquisizione.
Il fondo Usa sarebbe interessato a rilevare l’intero gruppo, npl compresi, che poi gestirebbe autonomamente o — secondo altre ipotesi — cederà alla Sga, che ha già presentato un’offerta vincolante per 1,9 miliardi lordi di npl. Servirà anche un accordo sindacale sugli esuberi. La valutazione del progetto da parte degli americani è ancora in corso, tanto che nei giorni scorsi Blackrock ha illustrato le proprie intenzioni alla Bce ottenendo una proroga dei termini per l’offerta.
I tasselli da mettere a posto sono ancora diversi. Se il Fitd convertisse i 320 milioni di bond in azioni, — soluzione «inevitabile» secondo il presidente Salvatore Maccarone — l’impegno dei nuovi soci potrebbe essere più contenuto. Ancora di più lo sarebbe se la famiglia Malacalza, come riferiscono fonti a conoscenza del dossier, dovesse investire per non veder sparire del tutto il suo attuale 27%. Ma prima serve un accordo sulla governance di Blackrock con Vittorio Malacalza e i figli Davide e Mattia che si sono incontrati nelle scorse settimane ma senza affrontare il tema. A queste condizioni, è possibile che i commissari propongano un aumento più alto, per mettere definitivamente Carige in sicurezza.