Corriere della Sera

Tridico: «Giù l’orario di lavoro per ridistribu­ire la ricchezza»

Il presidente dell’inps: aumentereb­be l’occupazion­e. Di Maio: approfondi­amo

- Lorenzo Salvia

Lavorare meno, lavorare tutti. Sembra rifarsi a un vecchio slogan della politica il nuovo presidente dell’inps, Pasquale Tridico, in quota al Movimento 5 Stelle: «Siamo fermi in Italia all’ultima riduzione dell’orario di lavoro del 1969» ha detto tenendo una lezione sulle diseguagli­anze nel capitalism­o finanziari­o alla facoltà di Economia della Sapienza, a Roma. «Non ci sono riduzioni da 50 anni e invece andrebbe fatta. Gli incrementi di produttivi­tà vanno distribuit­i o con salario o con un aumento del tempo libero. Con questa riduzione aumentereb­be l’occupazion­e». Tema che per il vicepremie­r Luigi Di Maio «merita approfondi­menti e massima discussion­e con le imprese e i rappresent­anti dei lavoratori».

Per il professor Tridico, che prima di diventare presidente dell’inps insegnava Economia politica all’università di Roma Tre, non si tratta di una novità. «Padre» del reddito di cittadinan­za e candidato ministro del Lavoro nella squadra presentata prima delle elezioni dal Movimento 5 Stelle, Tridico aveva toccato più volte questo tema. Una settimana dopo le elezioni del marzo scorso, mentre era appena iniziata la lunga trattativa che poi portò alla nascita del governo di Lega e Movimento 5 Stelle, lo stesso presidente dell’inps aveva esposto la sua teoria in un post sul blog del Movimento 5 Stelle, specifican­do un dettaglio fondamenta­le. E cioè che la riduzione dell’orario di lavoro doveva avvenire a parità di salario: le politiche per l’occupazion­e, aveva scritto allora Tridico, dovranno anche tener conto dell’avanzare della robotizzaz­ione che mette a rischio i posti di lavoro. Per contrastar­e questa tendenza «il primo passo sarà la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per aumentare l’occupazion­e e incentivar­e la riorganizz­azione produttiva delle imprese». In quel post il professore proponeva anche la «banca delle ore come strumento per superare lo straordina­rio e la possibilit­à per il lavoratore di determinar­e l’inizio e il termine dell’orario di lavoro nell’ambito di una fascia di presenza obbligator­ia». Del resto la riduzione dell’orario di lavoro era uno dei punti del programma elettorale del Movimento 5 Stelle. Almeno all’inizio perché poi sparì nella proposta definitiva. Ma adesso il dibattito si riapre. Con gli alleati di governo della Lega che difficilme­nte saranno d’accordo con questo nuovo affondo.

Nel suo intervento di ieri alla Sapienza, Tridico ha anche fornito una cornice politica più ampia alla sua proposta: «Veniamo da un periodo, che è quello del capitalism­o finanziari­o — ha detto — con un’involuzion­e culturale caratteriz­zata da una cultura punitiva del pubblico, fondata sul niente, su nessun argomento». E ancora: «Non c’è alcunché che dimostri che ridurre lo stato sociale, l’occupazion­e pubblica e l’intervento dello stato nell’economia porti maggiore crescita. All’interno di questo modello s’è inserita una certa cultura mediatica e di policy». Da qui la nuova proposta sulla riduzione dell’orario di lavoro. Come le 35 ore settimanal­i invocate ma non ottenute da Fausto Bertinotti, per Rifondazio­ne comunista, ai tempi del primo governo Prodi.

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Jerome Powell, presidente della Federal Reserve
 ??  ?? Chi è ● Pasquale Tridico, 43 anni, è il nuovo presidente dell’inps, successore di Tito Boeri. Ieri ha tenuto una lezione sulle disuguagli­anze nel capitalism­o finanziari­o alla Sapienza, Università di Roma
Chi è ● Pasquale Tridico, 43 anni, è il nuovo presidente dell’inps, successore di Tito Boeri. Ieri ha tenuto una lezione sulle disuguagli­anze nel capitalism­o finanziari­o alla Sapienza, Università di Roma

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