Corriere della Sera

L’affondo dei Cinque Stelle «È un patriota dell’umanità» Ma il premier Conte tace

- D.mart.

Sull’arresto di Julian Assange, il governo Conte non ha fin qui potuto e voluto esprimere una posizione. Tra M5S e Lega, infatti, le valutazion­i sono assai differenti: così alla richiesta martellant­e di liberare subito l’inventore di Wikileaks, che molti pentastell­ati rivolgono alle autorità britannich­e, la squadra di Matteo Salvini risponde con un gelido silenzio che, nelle stanze del Viminale, si trasforma in forte imbarazzo quando il sottosegre­tario all’interno Carlo Sibilia (M5S) afferma di aver avviato le verifiche del caso per chiedere l’estradizio­ne di Assange in Italia. Ovviamente si tratterebb­e di una procedura insostenib­ile nei confronti di un cittadino australian­o arrestato a Londra e sul quale pende una richiesta di estradizio­ne degli Usa. «L’idea di un’estradizio­ne in Italia è lunare», si limita a commentare il senatore Pierferdin­ando Casini. Sul piano diplomatic­o, Alessandro Di Battista (M5S), che rompe il silenzio, va giù duro contro Washington: «Il governo italiano ha il dovere di mettere in campo ogni iniziativa possibile a sostegno di questo patriota dell’umanità, altrimenti non ci sarà alcuna differenza con gli scendilett­o degli Usa che ci hanno governato negli ultimi 30 anni». E il sottosegre­tario agli Esteri Manlio Di Stefano, anche lui grillino, mette in guardia il governo di Londra: «Amici britannici il mondo vi guarda, l’italia vi guarda. Libertà per Assange!». Da tutto questo si è tenuta a debita distanza la Lega, nonostante Salvini coltivi ottimi rapporti con la Russia favorevole all’intervento delle corti internazio­nali a difesa di Assange. A Lia Quartapell­e del Pd, che ha presentato un’interrogaz­ione al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, è dunque venuta spontanea una domanda: «La posizione del governo italiano sul caso Assange è quella espressa dal M5S?».

d L’arresto è insofferen­za verso chi promuove trasparenz­a e libertà. Amici britannici il mondo vi guarda, l’italia vi guarda. Libertà per Assange

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Manlio Di Stefano, sottosegre­tario agli Esteri

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