Corriere della Sera

Assange, battaglia sull’estradizio­ne «Servono mesi, forse anche anni»

Il fronte del no agli Usa guidato da Corbyn

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Luigi Ippolito

LONDRA La battaglia legale — e politica — attorno all’estradizio­ne di Julian Assange già infuria. Il fondatore di Wikileaks, il sito di rivelazion­i riservate, è reclamato dagli Stati Uniti, che vogliono processarl­o per violazioni informatic­he, anche se in realtà hanno il dente avvelenato per le fughe di notizie che misero a nudo le atrocità in Iraq e Afghanista­n. Ma intanto la Svezia potrebbe riaprire il procedimen­to per stupro, che era stato lasciato cadere due anni fa. A decidere, alla fine, saranno la magistratu­ra e il governo britannico.

Assange si trova infatti in custodia a Londra, dove è stato arrestato giovedì dalla polizia inglese, che è andata a prelevarlo nell’ambasciata dell’ecuador, che gli aveva revocato l’asilo politico di cui godeva dal 2012. Il fondatore di Wikileaks rischia innanzitut­to un anno di prigione in Gran Bretagna per aver violato i termini della libertà vigilata ● L’arresto è arrivato dopo la revoca dell’asilo politico da parte dell’ecuador, nella cui ambasciata Assange è stato ospitato per quasi 7 anni ed essersi rifugiato nella sede diplomatic­a ecuadorian­a. Ma soprattutt­o deve fronteggia­re l’accusa americana di pirateria informatic­a, che comporta una pena fino a cinque anni.

Va notato che finora gli americani hanno evitato di avanzare incriminaz­ioni che portino sullo scivoloso terreno del diritto alla libertà d’espression­e, difeso da Assange e dai suoi sostenitor­i. Ma i legali dell’attivista australian­o fanno notare che non sarebbe la prima volta che gli americani ottengono una estradizio­ne sulla base di imputazion­i «minori», per poi «caricare» l’accusato di reati ben più gravi una volta che si trovi sul suolo Usa. Col rischio, nel caso di Assange, di venir condannato a diversi decenni di prigione.

Il procedimen­to si aprirà a maggio e potrebbe durare mesi, se non anni. Ma intanto c’è anche il fronte svedese: nel 2010 una attivista aveva accusato Assange di averla stuprata nel sonno a Stoccolma. E in seguito anche altre donne avevano denunciato molestie sessuali. Era per sfuggire a questa imputazion­e che Assange In piazza Proteste per chiedere il rilascio di Julian Assange, 47 anni in Australia, dove il fondatore di Wikileaks è nato (Epa) si era rifugiato dagli ecuadorian­i a Londra: e ora la magistratu­ra svedese sta consideran­do se riaprire il caso. Di fronte a una doppia richiesta di estradizio­ne, americana e svedese, la decisione finale spetterebb­e al ministro dell’interno britannico.

Sempre che non ceda alle pressioni politiche interne. Ieri il leader laburista Jeremy Corbyn, cui sono sempre care le cause «anti-imperialis­te», si è schierato nettamente contro la consegna di Assange. Ma la cosa ha messo a disagio anche molti deputati laburisti moderati, i quali hanno fatto notare che sarebbe difficile obiettare a un procedimen­to per stupro. E, come ha ricordato il ministro degli Esteri britannico, «nessuno è al di sopra della legge».

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La vicenda ● Julian Assange, fondatore di Wikileaks, è stato arrestato giovedì a Londra

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