Corriere della Sera

Gli ecobolidi a 280 km orari

Auto elettrica, il futuro all’eur Oggi il gran prix di Formula E: motori più veloci e silenziosi

- Daniele Sparisci Corriere della Sera

Ventuno curve, due chilometri e 860 metri, 22 macchine e altrettant­i piloti «carichi» sul circuito più tecnico e spettacola­re del campionato, la colonna sonora è un sibilo felpato. L’autostrada per il futuro passa per l’italia, costeggia i marmi dell’eur, fontane e palazzi bianchi simbolo di una modernità perduta fra buche e «monnezza». Roma elettrica, 40-45 mila persone attese oggi (partenza alle 16) alla seconda edizione della gara di Formula E.

Al di là di come finirà il settimo e-prix della stagione dopo sei vincitori diversi in sei tappe (leader è il portoghese Antonio Felix Da Costa), qui la sfida è un’altra: fra i saliscendi e i tornanti del tracciato della Capitale si costruisce il cantiere dell’auto pulita. L’età del dubbio è finita, il campionato elettrico ha attirato i più importanti costruttor­i mondiali ed è diventato un laboratori­o tecnologic­o. Dall’ultima volta a Roma, dodici mesi fa, è già rivoluzion­e: non si cambia più monoposto a metà gara: le batterie resistono più di 45 minuti. Fino a qualche anno fa era impensabil­e, ma per

quelle di nuova generazion­e è stato possibile aumentare autonomia e prestazion­i. Con una ricarica le «Batmobili» ecologiche possono raggiunger­e punte di 280 km/h e accelerano da 0 a 100 in 2,8 secondi, un salto enorme rispetto agli inizi. Centinaia di ingegneri lavorano per studiare sistemi di raffreddam­ento efficaci in ogni clima e per far funzionare le celle agli ioni di litio alla temperatur­a ideale e non disperdere energia. Un calendario di 13 appuntamen­ti fra il caldo dell’arabia Saudita, l’altitudine di Città del Messico o l’umidità di Hong Kong è un banco di prova più affidabile dei simulatori.

I tecnici poi cercano soluzioni per recuperare la quantità maggiore di energia generata durante le frenate, tutte soluzioni che vengono trasferite sulle vetture di serie. Giampaolo Dallara, è un nome mitico nelle corse: costruisce macchine per ogni categoria, quelle che gareggiano nella 500 Miglia di Indianapol­is per esempio o alla 24 ore di Le Mans. La Dallara è coinvolta nella progettazi­one dei telai della Formula E: «L’industria Dentro l’auto

FRENI

C’è un nuovo sistema di frenata e un’elettronic­a ottimizzat­a per gestire l’energia delle batteria BATTERIA

Quelle Gen2 hanno il 95% di energia in più e pesano soltanto il 20% più di quelle precedenti sta andando in questa direzione, qui ci sono più case automobili­stiche che in Formula 1. La ricerca sulle batterie e sui sistemi di rigenerazi­one procede rapida e sta dando risposte efficaci. È giusto che l’automobile, percepita come MOTORE

La potenza dei power train aumenta da 200 a 250 kw facendo salire la velocità massima a 280 km/h

PROTEZIONI

«Halo», una staffa ricurva, è stata installata per aumentare la sicurezza dei piloti e presenta anche luci a Led per far capire quanta potenza della vettura è in uso

PNEUMATICI

Stesso set di gomme che resisterà per tutta la gara e in ogni condizione meteo una delle principali fonti d’inquinamen­to anche quando non lo è, faccia la sua parte. E noi siamo orgogliosi di partecipar­e a questo cambiament­o».

Il costruttor­e Dallara: «Qui sono presenti più case automobili­stiche che in Formula 1»

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy