Quei piaceri della casa Ora il catalogo è questo
Alla Fiera di Rho il nuovo spazio S Project abbatte le barriere delle tipologie e affianca luci e tappeti, poltrone e laminati, bagni e tappezzerie. Un viaggio nell’estetica e nella qualità dei dettagli
Una voce infondata ma suggestiva dice che il calabrone, per struttura, non potrebbe volare, ma non lo sa e vola lo stesso. Forse è applicabile alla novità del Salone 2019, lo spazio S Project: accolto con qualche dubbio per la sua natura eterogenea e indefinibile, pare decollare. Nei padiglioni 22 e 24 cade l’antica divisione in quartieri, con le aziende consimili a marcarsi strette tra loro: qui sono fianco a fianco poltrone e laminati, luci e tappeti, gazebi e ceramiche, tavoli e tappezzerie. Su tutto veglia l’installazione De-signo, a raccontare per 12 minuti l’eredità milanese di Leonardo Da Vinci.
Nel mosaico composto da oltre 60 aziende di profilo medio, alto e altissimo, c’è soddisfazione. Laura Olivari, che ha allestito lo stand di Atelier Antolini (di norma nel padiglione 3, nel settore lusso) conferma: «Siamo presi d’assalto. Ora vedremo anche la risposta del pubblico, ma la sensazione è che avere vicini diversi da noi accresca la curiosità. Siamo differenti ma complementari». Per qualcuno è un’opportunità che altrimenti non ci sarebbe stata: «Noi con le saune potremmo venire solo ogni due anni per il Salone del Bagno», ammette Mariangela Viterbo, che cura le relazioni di Effedibi. «Quest’anno quattro aziende rappresentative del settore sono state invitate affinché l’s Project rispecchiasse ogni categoria dell’arredo». Tanti, accettando di fare da cavia per l’esperimento, hanno ottenuto più spazio e libertà, come Boffi & De Padova, il cui marketing director Bice Marceca spiega: «L’anno scorso avevamo 400 mq, ora 900, che ci permettono di integrare i quattro marchi del gruppo».
Il risultato è un riassunto del Salone. Senza preavviso ci si imbatte nei tappeti coloratissimi di Patricia Urquiola per CC Tapis o nella voluttuosa vasca Magic Cave di Citco. Nei colori vivaci del rivestimento Panorama di Missoni Home, o nell’eleganza metallica di Pandora, cilindrica cassettiera in ottone di De Castelli. Nelle sedute estrose di Imperfetto o nelle maniglie d’autore di Olivari, i cui prestigiosi designer sono immortalati accanto a un tipo di prodotto che prima faticava a ottenere visibilità, qui a Rho. Ci sono bellezza e praticità: Editions Milano debutta con Victoria, lampada di marmo arabescato di Bethan Gray, mentre da Laminam si cammina sulle acque (su una passerella) per apprezzare la tecnologia In-side per la lavorazione della pietra piasentina. Tabu espone tutte le sfumature dei suoi legni mentre Abet Laminati ha come biglietto da visita l’incredibile libreria Carlton di Ettore Sottsass. Qualcuno varia l’offerta al proprio interno: Exteta completa le sue idee per l’outdoor con linee di profumi e abbigliamento. E mentre Flos sfoggia novità di Anastassiedes (Coordinates), Urquiola (Flauta), Formafantasma (Wireline), Starck (In Vitro), Nendo (Heco), all’esterno del padiglione c’è un corridoio interattivo che Calvi Brambilla ha dedicato ai big che hanno firmato pezzi per i marchi B&B, Flos e Louis Poulsen: toccando i muri, Achille Castiglioni fa l’occhiolino, sopra Gaetano Pesce si gonfia la fatidica UP5_6, Marco Zanuso vede animarsi il suo divano Lombrico. A proposito di eredi di Leonardo.