Tra emozioni e test Così si illumina il mondo percettivo
Boom delle installazioni sensoriali Dalla danza tra i laser a Inluce (e i risultati servono alla medicina)
Farsi puntare dai laser di luce mentre una ballerina classica danza tra i pannelli con le ruote. Pannelli che ballano con lei in Leading With Light di Lexus. Ricevere la zampa da un cagnolino robotizzano, per poi farsi coccolare da sfere luminose che si avvicinano autonomamente da Affinity in Autonomy di Sony. Mettere alla prova, smartphone alla mano e occhio sul televisore che ci chiede di compiere operazioni aritmetiche, la nostra memoria e capacità di calcolo nell’installazione Inluce di via Solferino. E, infine, giocare niente meno che con Leonardo Da Vinci al Ponte delle Gabelle, proprio laddove il genio toscano mezzo millennio fa diede inizio all’opera di restyling urbanistico di Milano (anche Ludovico il Moro amava il design) grazie ad Aqua
che vanta la regia di Marco Balich. Benvenuti (già ventimila persone circa hanno interagito con queste quattro installazioni, dopo lunghe file), a questo Fuori Salone 2019 sempre più nel segno dell’interazione sensoriale tra uomo e design. Il mantra è, dunque, toccare, muoversi, digitare per percepire attraverso il corpo e la tecnologia: quasi un invito a non temere, anzi a prendere confidenza con un domani automatizzato. In via Tortona 27 da Lexus si possono cogliere e accogliere su se stessi tutte le potenzialità della luce: torce contemporanee, pannelli riflettenti, laser calamitati da sfere e infine i Design award 2019, tra cui Green Blast Jet Energy del russo Dmitriy Balashov che recupera l’energia eolica sprigionata dagli aerei in fase di decollo per ricaricare i telefonini.
Sony, allo Spazio Zegna di via Savona, permette di diventare amico con l’intelligenza Artificiale. «Vogliamo far capire come possano essere gentili le innovazioni, senza conflitto con gli esseri umani — spiega Daisuke Ishii, general manager del colosso nipponico —: abbiamo portato Aibo, il cagnolino che abbaia e gioca, pannelli che registrano il passaggio umano, occhi che ne rivelano la presenza, palle che giocano con noi senza essere prese in mano».
Tanta curiosità dall’installazione Inluce. In questo serpentone in legno del Friuli Venezia Giulia, i visitatori contribuiscono alla raccolta di dati scientifici sottoponendosi a test neuro cognitivi, studiati dal Politecnico e Policlinico di Milano. «La luce aiuta a contrastare la depressione — dice il coordinatore scientifico Andrea Pighi —, nei primi tre giorni 1.655 persone hanno contribuito alla ricerca, il 64% donne». Altrettante migliaia rivivono sotto il Ponte delle Gabelle le emozioni di Leonardo: le gocce che piovono giù dall’acqua dondolano come i ricci della sua Leda.