Corriere della Sera

«Fca, la famiglia assicurerà l’impegno»

Il presidente Elkann: investimen­ti e dividendo struttural­e. Ferrari, cinque nuovi modelli in arrivo

- Sergio Bocconi

Il ritorno dopo 10 anni al dividendo, che diventerà «struttural­e»; la conferma che la famiglia Agnelli «continuerà ad assicurare impegno di lungo termine e stabilità al gruppo», la fiducia in una Fca «preparata ad affrontare il futuro nell’auto svolgendo un ruolo di protagonis­ta».

Sono i tre messaggi «forti» che il presidente di Fiat-chrysler John Elkann e l’amministra­tore delegato Mike Manley hanno affidato all’assemblea dei soci ieri ad Amsterdam. Non si è parlato di alleanze, rispetto alle quali Fca resta aperta, ma i vertici hanno voluto sottolinea­re che, con o senza accordi strategici, il gruppo è pronto per le sfide che si prospettan­o nella «nuova fase di profondo mutamento creativo e di fermento tecnologic­o» che l’auto sta vivendo, «fra elettrific­azione, connettivi­tà e guida autonoma. Siamo pronti a costruire il futuro dell’auto con tecnologie utili e a prezzi accessibil­i», ha detto Elkann.

L’assemblea, che ha rieletto il board (con un ingresso: il direttore finanziari­o Richard Palmer), ha approvato il bilancio 2018 chiuso con «risultati record»: Fca, ha detto Elkann, «non è mai stata più forte e così in salute. Ciò ci consente di fare gli investimen­ti opportuni e di remunerare gi azionisti». «Nostra intenzione», ha aggiunto Manley, «è che il dividendo», ritornato con una cedola pari a 65 centesimi per azione, «diventi struttural­e». Il ceo si è poi dichiarato fiducioso: «Raggiunger­emo gli obiettivi della nostra guidance per quest’anno e ci aspettiamo che le performanc­e operative superino i risultati 2018». E con fiducia, ha aggiunto, il gruppo può guardare al futuro forte delle capacità, dell’esperienza, dell’ampiezza di talenti e skill». Nel corso dell’assise sono stati poi confermati gli investimen­ti in Italia, 5 miliardi nel periodo di piano al 2022, il closing dell’accordo su Marelli entro questo trimestre, e il fatto che l’accordo anti-emissioni con Tesla «è spalmato su più anni».

La prima assemblea sui conti di Fca senza Sergio Marchionne non poteva che chiudersi con il ricordo del grande top manager: Elkann ha chiesto di osservare un minuto di silenzio. E così, allo stesso modo, si è conclusa l’assemblea di Ferrari, seguita a quella di Fca. Anche la casa di Maranello ha chiuso il 2018 «con conti record», ha sottolinea­to Elkann, «i risultati sono i migliori della storia, ma stiamo già lavorando per spingerci oltre: per il 2019 siamo in linea con gli obiettivi del piano che prevedono un ulteriore migliorame­nto». Elkann ha poi confermato che quest’anno Ferrari, «società unica, giovane, con un meraviglio­so futuro davanti a sé», lancerà cinque nuovi modelli. L’amministra­tore delegato Louis Camilleri ha detto sul Mondiale: «Restiamo fiduciosi di avere le qualità per essere un forte contendent­e al titolo».

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 ??  ?? In alto John Elkann, presidente di Fca, in basso il ceo Michael Manley. Ieri il gruppo ha pubblicato anche il Bilancio di sostenibil­ità 2018
In alto John Elkann, presidente di Fca, in basso il ceo Michael Manley. Ieri il gruppo ha pubblicato anche il Bilancio di sostenibil­ità 2018
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Al vertice
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