La ripresa troppo lenta che preoccupa il Governatore
La Banca d’italia certifica l’uscita dalla recessione, ma il Governatore, Ignazio Visco, spinge il governo perché rimuova i fattori di incertezza e i timori dei mercati. Nel primo trimestre di quest’anno il Prodotto interno lordo sarebbe salito dello 0,1%, grazie anche alla ripresa della produzione industriale. La fase peggiore si sarebbe chiusa, anche se a marzo ci sarebbe stato un nuovo leggero peggioramento. Le prospettive restano incerte e i mercati, sottolinea il Governatore, continuano a guardare all’italia con preoccupazione. «C’è apprensione nella capacità di continuare nella ripresa» anche in termini di occupazione, e «paura che dal lato degli equilibri e della compatibilità della finanza pubblica non ci sia l’attenzione necessaria». Secondo Visco, tuttavia, gli investitori esteri sono tornati a comprare titoli di Stato italiani, con un saldo netto di 17 miliardi (nel 2018 le vendite nette sono state pari a 51 miliardi) . L’economia italiana ed europea, sottolinea Visco, sono comunque poco reattive al cambiamento. «Possiamo criticare le economie diverse da quelle europee perché magari poco attente alla difesa delle persone, ma resta il fatto che negli Usa la disoccupazione è al 3,5%, in Europa al 10% e in Italia anche sopra. La nostra economia si aggiusta molto lentamente rispetto al cambiamento» ha detto Visco. Quanto alle banche, il sistema nazionale «è solido nel suo complesso» anche se «ci sono state e ci sono ancora adesso delle realtà deboli» ha sottolineato il Governatore, difendendo anche il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, che molti definiscono un «falco»: «Dal lato tedesco c’è molta attenzione alle regole e noi non siamo visti come tanto attenti alle regole, ma la demonizzazione di Weidmann non l’accetto. È una persona ragionevole» ha detto Visco.
Tornando ai dati, la produzione industriale secondo la Banca è salita sia a gennaio (+1,9%) che a febbraio (+0,8%) e la crescita sarebbe proseguita anche a marzo. Nel primo bimestre, inoltre, si è arrestato il calo dell’occupazione. E migliora anche la Borsa con un +19% dall’inizio dell’anno recuperando il forte calo registrato in autunno. I tassi sono scesi ma restano ancora alti.