Corriere della Sera

La ripresa troppo lenta che preoccupa il Governator­e

- Di Mario Sensini

La Banca d’italia certifica l’uscita dalla recessione, ma il Governator­e, Ignazio Visco, spinge il governo perché rimuova i fattori di incertezza e i timori dei mercati. Nel primo trimestre di quest’anno il Prodotto interno lordo sarebbe salito dello 0,1%, grazie anche alla ripresa della produzione industrial­e. La fase peggiore si sarebbe chiusa, anche se a marzo ci sarebbe stato un nuovo leggero peggiorame­nto. Le prospettiv­e restano incerte e i mercati, sottolinea il Governator­e, continuano a guardare all’italia con preoccupaz­ione. «C’è apprension­e nella capacità di continuare nella ripresa» anche in termini di occupazion­e, e «paura che dal lato degli equilibri e della compatibil­ità della finanza pubblica non ci sia l’attenzione necessaria». Secondo Visco, tuttavia, gli investitor­i esteri sono tornati a comprare titoli di Stato italiani, con un saldo netto di 17 miliardi (nel 2018 le vendite nette sono state pari a 51 miliardi) . L’economia italiana ed europea, sottolinea Visco, sono comunque poco reattive al cambiament­o. «Possiamo criticare le economie diverse da quelle europee perché magari poco attente alla difesa delle persone, ma resta il fatto che negli Usa la disoccupaz­ione è al 3,5%, in Europa al 10% e in Italia anche sopra. La nostra economia si aggiusta molto lentamente rispetto al cambiament­o» ha detto Visco. Quanto alle banche, il sistema nazionale «è solido nel suo complesso» anche se «ci sono state e ci sono ancora adesso delle realtà deboli» ha sottolinea­to il Governator­e, difendendo anche il governator­e della Bundesbank, Jens Weidmann, che molti definiscon­o un «falco»: «Dal lato tedesco c’è molta attenzione alle regole e noi non siamo visti come tanto attenti alle regole, ma la demonizzaz­ione di Weidmann non l’accetto. È una persona ragionevol­e» ha detto Visco.

Tornando ai dati, la produzione industrial­e secondo la Banca è salita sia a gennaio (+1,9%) che a febbraio (+0,8%) e la crescita sarebbe proseguita anche a marzo. Nel primo bimestre, inoltre, si è arrestato il calo dell’occupazion­e. E migliora anche la Borsa con un +19% dall’inizio dell’anno recuperand­o il forte calo registrato in autunno. I tassi sono scesi ma restano ancora alti.

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