Corriere della Sera

«50 sfumature», i fan, lo stress E l’autrice vive rintanata in casa

Londra, E. L. James travolta dal successo. «Odio gli interrogat­ori pubblici»

- Di Candida Morvillo

Puoi vendere 150 milioni di copie in tutto il mondo, essere tradotta in 50 lingue, incluso l’arabo e il mongolo, scrivere Cinquanta sfumature di grigio, di rosso, di nero, cederne i diritti a Hollywood facendo incassare un miliardo di dollari, generare un nuovo paradigma globale, quello delle fantasie sadomaso, solleticar­e gli istinti sopiti di una generazion­e di donne che credevamo liberate dal femminismo e impegnate nella parità, puoi fare tutto questo e voler solo sparire.

La scrittrice E. L. James, scrive il New York Times, fa vita da reclusa, non ama parlare coi giornalist­i, che spesso vogliono sapere cose pruriginos­e, come quanti soldi guadagna e qual è la sua vita sessuale segreta. E. L. James, inoltre, così ha detto al quotidiano la sua agente Valerie Hoskins, «odia gli interrogat­ori pubblici», quelli a cui deve sottoporsi quando scrive un nuovo libro. Come adesso, mentre esce The Mister, la sua prima opera dopo la trilogia sulla torbida passione fra Anastasia Steele e Christian Grey.

James, 56 anni, vive in una grande casa a Ealing, nella zona ovest di Londra, con il marito,

lo scrittore Niall Leonard, e due cani, ha due figli ventenni, passa ore a guardare serie tv come Il trono di spade e Stranger Things. È una vita banale, se non fosse che, da quasi dieci anni, convive anche «con quei due». Li chiama proprio così. James, lascia intendere, non ne poteva più di sentire la pressione di famelici fan che chiedevano sempre nuovi giochini, tensioni e tenzoni fra «la sottomessa» e «il dominatore».

Non ne poteva più di documentar­si su frustini, manette, maschere di ferro e altri armamentar­i su cui ha poi avviato anche un lucroso licensing che include orsacchiot­ti con le manette. E ora ha paura che i lettori resteranno delusi da una storia che parla d’altro.

«Sono incredibil­mente nervosa per questo», ammette. La mente va a J. K. Rowling. Anche lei non ne poteva più di Harry Potter, ma anche di se medesima. Tant’è che, per liberarsi dall’ansia di prestazion­e, e dal maghetto, a un certo punto, ha pubblicato un libro (Il richiamo del cuculo) con lo pseudonimo maschile di Robert Galbraith.

The Mister è ambientato fra la Londra e la Cornovagli­a contempora­nee ed è la storia d’amore fra un ricco aristocrat­ico e la sua donna delle pulizie, una bellissima e misteriosa ragazza fuggita dall’albania.

È qualcosa che sta fra Cenerentol­a e la serie Downton Abbey, con sprazzi sull’ineguaglia­nza economica, la Brexit, la condizione dei lavoratori privi di documenti, l’oppression­e delle donne nelle società conservatr­ici.

Le scene di sesso non sono forti come in Cinquanta sfumature. In fondo, dice James di se stessa, «sono una donna di mezza età e anche in sovrappeso».

Nessun frustino nell’armadio, bisogna farsene una ragione. Chi è

● E. L. James, 56 anni, è la scrittrice inglese della trilogia «50 sfumature», seguita da due libri della stessa storia vista però dalla parte del protagonis­ta maschile

● Dalla trilogia sono stati tratti tre film dagli omonimi titoli: «50 Sfumature di grigio», «50 Sfumature di nero», «50 Sfumature di rosso»

● Ha venduto circa 150 milioni di copie

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La scrittrice E.L. James, autrice della trilogia «Cinquanta sfumature»

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