Corriere della Sera

Nord Irlanda, torna l’ira Uccisa una giornalist­a

Le proteste Una parte dei terroristi non accetta l'accordo di 21 anni fa

- di Paola De Carolis

Uccisa a Londonderr­y. Torna il sangue sulle strade dell’irlanda del Nord: Lyra Mckee, 29 anni, giornalist­a, è stata colpita alla testa da un proiettile durante uno scontro tra poliziotti e New Ira, estremisti che non accettano l’accordo siglato dall’ira 21 anni fa.

LONDRA Lyra Mckee ieri aveva in programma una cena assieme alla compagna Sara e alla scrittrice Anna Burns, che invece si sono ritrovate a raccontare al mondo chi era la giornalist­a di 29 anni uccisa a Londonderr­y in una notte di violenza e sangue che sulle strade dell’irlanda del Nord ha riportato il terrore: «Un genio, una delle persone più generose in assoluto, una scrittrice fenomenale sempre pronta ad ascoltare chi viene ignorato».

Choc è la parola sulle labbra di tutti di fronte alla «violenza insensata» che ha tolto la vita all’autrice di diverse inchieste importanti sul Nord Irlanda, che aveva raccontato anche le difficoltà che può incontrare un’adolescent­e gay di Belfast. Di choc parlano il presidente irlandese Michael D. Higgins, il Taoiseach Leo Varadkar, capo del governo della repubblica irlandese, la premier britannica Theresa May così come i leader dei principali partiti nordirland­esi, i colleghi, gli amici e anche coloro che solo adesso, tragicamen­te, arrivano a conoscere la sua storia di paladina dei diritti e il suo messaggio di tolleranza e rispetto. Ne parla la compagna Sara, con la voce rotta dal pianto davanti alla folla che si è raccolta ieri nel quartiere di Creggan, luogo dell’attentato, chiedendo che la sua morte rafforzi la ricerca della pace.

«Ci chiamavano la generazion­e del cessate il fuoco», aveva scritto Lyra di recente. «Eravamo i ragazzi dell’accordo del Venerdì Santo, destinati a non conoscere gli orrori della guerra e a raccoglier­e i frutti della pace, solo che i frutti non ci raggiungon­o mai». Giovedì notte si è vista rubare il futuro dalla guerriglia mai del tutto estinta tra forze dell’ordine e la New Ira, una fazione di dissidenti repubblica­ni che non accetta il trattato siglato 21 anni fa. La polizia era giunta a Creggan alla ricerca di armi che il gruppo aveva apparentem­ente intenzione di usare durante il fine settimana. È scoppiata una battaglia che Lyra ha definito su Twitter «completa pazzia», prima che un uomo dal viso bendato sparasse in direzione degli agenti e la colpisse alla testa. L’ultima vittima risaliva al febbraio 2018.

Era stato il cuore a portarla nella città il cui nome è simbolo di divisioni (Londonderr­y la versione ufficiale inglese, Derry quella preferita dagli irlandesi). «Me ne sono innamorata mentre mi innamoravo di una donna che ci è nata», aveva raccontato. Sperava

La compagna

Il ricordo di Sara: «Lei sperava nell’addio alle armi, una volta per tutte»

«in tempi migliori e nell’addio alle armi una volta per tutte». L’anno prossimo avrebbe conosciuto la gioia di un primo romanzo, Lost boys, in libreria. I suoi fan si consolano leggendo la lettera che nel 2014 aveva scritto a se stessa, immaginand­o di poter parlare, con un salto nel tempo, alla ragazzina confusa e complessat­a che era a 14 anni. «Andrà tutto bene. Lo so che al momento non ti sembra così. Sei a scuola, tutti ti prendono in giro... un giorno confiderai a tua madre il tuo segreto. Sarai scossa dai singhiozzi e incapace di parlare, così sarà lei a chiederti, “Sei gay?”. Tu rispondera­i, “Sì, perdonami”, lei ti dirà “Ricordati che sei mia figlia e che nulla potrebbe convincerm­i a volerti meno bene”».

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Lyra Mckee, 29 anni, la reporter uccisa durante gli scontri tra polizia ed estremisti New Ira a Londonderr­y, nell’irlanda del Nord
 ??  ?? Testimone Lyra Mckee, 29 anni, reporter. Il suo primo romanzo, Lost Boys (ragazzi perduti), uscirà postumo
Testimone Lyra Mckee, 29 anni, reporter. Il suo primo romanzo, Lost Boys (ragazzi perduti), uscirà postumo

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