Dall’enogastronomia alla cosmetica Tutto «al naturale»
Oltre agli stand che accolgono il «fatto a mano» tradizionale, la Fiera dell’artigianato fiorentino ha organizzato pit stop formativi: la parte del leone la fa, nel Padiglione Spadolini, la sezione enogastronomica con presentazioni e degustazioni di prodotti di nicchia che vengono da piccole realtà biologiche, caratterizzate da una filiera corta e con il critico gastronomico Leonardo Romanelli chiamato a guidare una serie di chef impegnati in show cooking. Poco più in là, l’associazione italiana sommelier e il Consorzio per la tutela dell’olio toscano propongono seminari su vino, birra e olio. Obiettivo: insegnare a distinguere vitigni, profumi, qualità organolettiche degli olii. All’arsenale un’altra fermata la merita la sezione benessere e bellezza, con cosmetici e prodotti per la cura del corpo realizzati con ingredienti naturali. Infine, altre due sezioni dove mettersi alla prova e imparare l’arte del fare: quella, in Arsenale e in Fureria, dove si potranno apprendere i rudimenti per creare un gioiello e per la stampa a colori ecologici su stoffa. Mentre la sosta nella sezione ecologia e recupero, alla Ghiaia e al Liceo, è consigliata a chi vuole apprendere come ridare vita a oggetti e materiali vecchi riassemblandoli per crearne di nuovi che siano accessori per la casa o abiti.