«Mia madre ammalata, ora so come assisterla»
Apartire dal 2014 mia madre, colpita da demenza senile, ha iniziato a perdere lucidità. È stato un processo di progressiva degenerazione, in cui l’ho assistita al mio meglio e tuttora l’assisto. Sono momenti particolari, sono andato a richiamare un vissuto davvero profondo e l’amore dell’infanzia ha lottato con lo sgomento e il dolore del presente. Cosa ne è nato? A volte incredulità, sofferenza e a volte un nuovo amore, diverso, dove i ruoli si invertono. A volte, invece, mi rovinavo i giorni, in una sorta di disperazione, perche non riuscivo a capire e ad accettare che tutte le vite finiscono, e non decidiamo noi come. È un dolore diverso da quello di una fine che arriva in pochi mesi. Ora, grazie al confronto con persone
care e a un impegno di attenzione al mio star bene, sento che posso accompagnare mia madre in questo percorso verso la fine. Ora sono più capace di organizzare l’aiuto a casa di chi lavora nel settore dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Ricorderò sempre un corso per «Care giver», organizzato dall’ambulatorio di Neurologia del San Camillo, dove è in cura mia madre, che mi ha aiutato a capire davvero cosa stava accadendo e quanto questo, purtroppo, sia comune a molti, iniziando a permettermi di avere una prospettiva più realistica della malattia, di come gestirla e di come continuare ad avere la giusta attenzione anche verso me stesso.